IL PROFETA DEL PADEL

Da 16 anni è l’incontrastato numero 1 al mondo. Fernando Belasteguin viene a giocare in Italia nel Campionato di Serie A con la squadra dell’Orange di Roma ma porterà il Padel in ogni angolo d’Italia grazie al progetto di Luigi Carraro.

Qualcuno non voleva crederci. Bela nella serie A italiana. Tutto vero, giocherà con la squadra romana dell’Orange. Un’operazione voluta da Luigi Carraro. Imprenditore, dirigente e giocatore con una smisurata passione per il nostro sport. Così, senza troppe spiegazioni tecniche ed emotive, nel campionato italiano a squadre arriva il più grande giocatore di tutti i tempi. Un anno fa ci avrebbero presi per matti e invece no. Abbiamo incontrato Bela a Barcellona alla vigilia del suo arrivo a Roma. Ci ha raccontato con entusiasmo e disarmante semplicità i motivi della sua scelta: “Voglio portare il Padel in ogni angolo d’Italia” – ha detto guardandomi diritto negli occhi e facendomi sentire parte del progetto. Bela è così. Ti coinvolge e riesce subito a creare il clima giusto per fare squadra. Ti senti motivato perché riesce a trasmettere un’energia contagiosa. Quando parla di Padel lo fa con il cuore, gli brillano gli occhi. Bela non viene in Italia solo per giocare ma non viene neanche per partecipare. Bela è un vincente e odia perdere. Sono 16 anni che è al comando del ranking mondiale, un’impresa unica che nessun altro sportivo è mai riuscito a realizzare.
“Sono molto contento di venire a giocare in Italia al Campionato per Club – ci racconta rilassato al termine di un allenamento - quando ho parlato con Luigi Carraro la cosa più importante – ancora più del campionato fra i club - era di far parte di un progetto per diffondere il Padel in tutta Italia. Mi sento un difensore del Padel. Tutto quello che ho, l’ho ottenuto grazie al Padel. Ho dato al Padel tutto me stesso, tutta la mia vita ed ora metto a disposizione del movimento italiano la mia esperienza e conoscenza. Ho sposato il progetto di Luigi (in verità lo chiama Luis o Luici) e della federazione italiana con grande entusiasmo. Vogliamo portare sui campi più gente possibile perché il Padel è uno sport spettacolare.”
Cosa ti ha convinto del progetto?
“Per me questo è un progetto molto importante perché si tratta di diffondere lo sport. Luigi è molto motivato e per me è uno stimolo. Vogliamo fare in modo che tutta l’Italia pratichi il nostro sport. Per me questo è l’obiettivo più importante che ho in questo momento. Sono un difensore del Padel. Potete contare su di me, sulla mia immagine e sulla mia esperienza.”
“Sono venuto in Italia qualche anno fa ma so con certezza che il Padel in Italia - e specialmente a Roma - è cresciuto moltissimo. Ora cerchiamo di dargli l’ultimo impulso perché si consolidi come merita.”
Se ti dico un numero? … 17. (sono sedici anni che Bela è numero 1 al mondo…)
“Stiamo lavorando per raggiungerlo per il momento c’è soltanto il 16 ma nella mia testa ci penso ogni giorno che mi alleno”.
Come si diventa un vincente come te
“Credo di aver il difetto di non sfruttare nulla di quello che vinco, sono un umile lavoratore. Penso sempre che devo migliorare, non mi fermo mai a festeggiare. E’ una questione di mentalità. Se vinco il master penso subito al prossimo obiettivo, magari anche alle coppie che dovrò affrontare in questa nuova stagione. Sono ossessionato di migliorare e lavorare. Quando finirò di giocare a livello professionale cercherò di sfruttare tutto quello che ho vinto però fino a quando sarò professionista la mia testa e il mio cuore penseranno solo a migliorare. Credo che questa è una delle chiavi principali - o se vuoi la chiave principale - per raggiungere degli obiettivi.”
Quando hai iniziato a giocare ti divertivi, ora?
“Beh, ora mi diverto molto meno. Da bambino era il mio hobby, il mio divertimento, ora il mio lavoro. Ero innocente, non ero intossicato dal mondo professionale e riuscivo a vivere ogni sensazione del mondo amatoriale. Ho più ricordi di quel periodo che di quello professionistico.”
Qual è stata la vittoria più bella?
“La vittoria più bella è quella di allenarsi tutti i giorni e pensare che la miglior vittoria della mia carriera non è ancora arrivata ma sta per arrivare”.
Un messaggio agli italiani che ti aspettano…
“Sono a vostra disposizione per far conoscere il Padel in ogni punto dell’Italia. Voglio dirvi che mi sento molto identificato con voi perché tra i miei avi c’è anche un italiano (il bisnonno da parte della mamma) che tanti anni fa partì da Ancona per l’Argentina. Vi dico una cosa: so riconoscere l’odore della cucina italiana, fa parte della mia infanzia. Quando ero bambino ero sempre a casa con i nonni che cucinavano. Ho dei ricordi personali bellissimi che non potrò mai dimenticare. Mi sento onorato di iniziare questo percorso con Luici e con il Padel italiano. Qui mi sento a casa mia.”