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Denise Dellagiacoma

Come cambiare la propria vita

Di Fabio Sieni

Parliamo delle tue origini. Dalla realtà di Predazzo a Roma. Come è stato questo primo passaggio?
L’anno che ho deciso di trasferirmi a Roma ho chiuso la mia carriera da atleta professionista di sci nordico. Avevo fame di esperienze, volevo uscire dal paese e non vedere più montagne, sci e allenatori, almeno per un po’. Facevo parte del Gruppo Sportivo Fiamme Gialle. Di solito appena uno smette chiede il trasferimento nel paese più vicino a casa, ma io ero già a casa e volevo andare lontano. Ho domandato il trasferimento a Castel Porziano, dov’ero stata quando mi sono arruolata. Mi era piaciuto e lì sono finita. Avevo 21 anni. Ho cominciato la mia “vita tutta nuova”. Non è stato facile, non solo vivere il trauma dell’aver smesso tutto d’un colpo di fare l’atleta, ma anche stare lontana da casa, essere sola completamente. Non conoscevo nessuno: ero sperduta, ingenua, spaventata. Ma, se tornassi indietro, ovviamente lo rifarei.

La montagna, lo sci, le Fiamme Gialle. Cosa ricordi di quel periodo?
Diciamo che a distanza di molti anni ti posso dire che ho tanti bei ricordi. Ma la verità è che all’epoca odiavo tutto e tutti di quell’ambiente. Mi sentivo spesso un pesce fuor d’acqua e ne soffrivo, c’è tanto maschilismo e poca umanità. Per questo molti atleti, anche forti, si bruciano in fretta, spesso più a causa delle persone che “li seguono” che per colpa loro. Ma lo sport è stato davvero una scuola di vita per me. Mi ha dato tanto: emozioni, lacrime, incontri, viaggi. Mi ha insegnato a dedicarmi, a fare sacrifici, ad accettarmi, sia vittoriosa che perdente. Lo sport unisce le persone e per questo, alla fine, fa ancora oggi parte della mia vita, forse ancora più di prima.

Quando e come è avvenuto il punto di rottura grazie a cui hai deciso che era il momento di cambiare?
Ho semplicemente prestato attenzione alla mia voce interiore. Non è stato così difficile, era arrivata a gridare che non era più la mia strada. Poi certo ci sono stati molti episodi che mi hanno fatto decidere di smettere. Sono sempre stata abbastanza ribelle e molto impulsiva nelle decisioni. Avevo voglia di scoprire il mondo al di fuori di tutto quello che mi aveva circondato per anni e anni. Questo soprattutto grazie ai libri: leggevo tanto e più leggevo più sognavo e più sognavo più volevo andare.

Come hai trovato la tua nuova vocazione? Come hai capito che era quello a cui volevi dedicare la tua vita?
Per molti anni ho lavorato in ufficio, prima al Gruppo Sportivo e poi al Ministero degli Esteri. Ma ogni mattina, per tutti quegli anni, mi sedevo sulla sedia davanti al pc sapendo che non era il “posto per me”. Sentivo anche stavolta la voglia di scappare e fare qualcosa di diverso. Il problema è che non sapevo cosa mi piacesse. Avevo tante idee, provavo tante cose ma non sapevo quale fosse la mia strada. Così ho deciso prima di studiare e laurearmi e poi di fare le mie esperienze. Lentamente, con le esperienze, le cose si sono fatte sempre più chiare. Ho scoperto me stessa: ho deciso di fare un teacher training di yoga. In quello stesso periodo conducevo una mini rubrica in tv. Così ho pensato che era arrivato il momento di lasciare il mio posto fisso. Nemmeno dieci giorni dopo la rubrica per cui lavoravo è stata interrotta. E, quindi, sono rimasta disoccupata. Per fortuna avevo in mano il mio diploma di yoga teacher, così ho mandato cv e fatto dei giri per Roma, palestre e centri sportivi, e ho iniziato ad insegnare. Non ho mai smesso. E’ diventato sempre più una vocazione. Lo yoga è la mia vita.

Come ti definiresti ora?
Sono sempre uno spirito libero. Sorrido alla vita e sorrido a me stessa davanti allo specchio. Sono sempre in continua evoluzione e ricerca. Ora mi sono iscritta a psicologia. Vorrei diventare coach e continuare ad insegnare yoga. Curo con passione il mio blog www.denisedellagiacoma.it, in cui parlo delle mie passioni.

Nella società di oggi è molto difficile per i giovani trovare uno spazio nel mondo del lavoro. Cosa consiglieresti ad un giovane che vuole costruirsi un futuro ed al tempo stesso seguire i propri sogni?
Consiglierei di seguire le passioni, di farlo con fiducia. Rischiare anche mettendo in discussione tutto e andando contro tutti. Lo so, è facile a dirsi. Ma io l’ho fatto e, quindi, posso dirlo.