FABIO LOVINO, MAESTRO DEL TEMPO E DELLA LUCE, ELEMENTI ESSENZIALI DI UN ISTANTE INDELEBILE

“Lo scopo di fotografare è che non devo spiegare le cose a parole” diceva il fotografo statunitense Elliot Erwitt, concetto impeccabile.

Viaggiando tra gli scatti del nostro Fabio Lovino, possiamo infatti rivivere infinite storie, racconti di vita, essere avvolti da travolgenti emozioni, fatti di sguardi intensi, luce, penombre, semplicemente istanti d’infinito, sospesi tra gli istanti. Ci siamo sentiti telefonicamente in questi giorni, a distanza, perché lui è in Thailandia per un nuovo progetto di cinema. Gentile, disponibile, dall’anima delicata che si respira, veleggia sulle note pure della sua voce. Tra i suoi grandi impegni,  trova sempre il Suo tempo,  lo spazio per la sua passione, lo Yoga, e questo suo respiro l’ho sentito durante questa nostra chiacchierata. Un incontro bello, veloce ma intenso, fatto di semplicità ed emozioni raccolte nel suo viaggiare e sperimentare, conoscere e scoprire, tra persone e personaggi di ogni dove dalle mille storie, che d’innanzi a lui hanno trovato sempre l’onestà di uno sguardo interiore,  accogliente   dove luce e tempo ne hanno fatto da testimoni onesti, dando forma a scatti che restano eterni.

La copertina di questo numero, grazie al suo scatto ad Andy Diaz, è dedicata proprio alle emozioni, quelle sportive ma anche di vita, di storie di persone semplici che sanno sognare, che sanno rinunciare a tutto per ripartire, per cercare un nuovo sorriso, una nuova identità. A nome di Sport Club, Grazie Fabio per questo dono d’immenso.

1) Fabio, a quanti anni hai preso la tua prima pellicola tra i palmi?  Come nasce e si evolve la tua passione per la foto? 

ho fatto le miei prime foto a 13 anni con una macchina che mio padre aveva portato in viaggio in Asia con mia madre, tra l' altro passando anche in Thailandia dove sono io ora, la mia passione ed il sogno di fare questo lavoro tra fotografia e documentario nasce sempre intorno ai 13 quando vidi in TV "La dolce vita " di Federico Fellini e rimasi letteralmente a bocca aperta per l' emozione, film all' epoca vietato, ho iniziato a sviluppare e stampare le mie foto a 15 anni

2) Dietro ogni storia di vita e di passioni ci sono sempre molti aneddoti che hanno caratterizzato scelte di vita. Hai girato il mondo ed hai conosciuto volti indelebili. Quali son quegli sguardi che ti son rimasti più nel cuore e perchè? 

ho avuto la fortuna di incontrare tante persone nella mia vita in ogni parte del mondo ed ognuna, senza retorica, dalle favelas alle rockstars a hollywood, mi ha regalato tanto a livello umano , tanti anni di lavoro con Mark Knopfler e Lucio Dalla o Marco Bellocchio.  I grandi scrittori, mi hanno fatto crescere artisticamente  gli occhi di Tilda Swinton, la profondità dello sguardo di Claudia Pandolfi, Benicio del Toro, Claudia Gerini, Morrissey in ogni sguardo se lo sai vedere c' è gioia, fragilità, leggerezza allo stesso tempo, ma devi saper aspettare e vedere

4)Se ti dico  "Portraits of sport”  cosa sai raccontarmi? Quale è il tuo legame con lo Sport? 

4)Portraits Of Sport è stata una bellissima scommessa con Sport senza Frontiere, una mostra  partita a Roma con più di 500 persone all' inaugurazione con la fila in via merulana a Palazzo Merulana, e poi ha viaggiato in vari musei, ad esempio nel bellissimo Forte Sangallo a Civita Castellana. Ho sempre fatto sport e continuo a farlo insieme allo yoga, e penso che lo sport possa aiutare tante persone ad uscire da ambienti a volte scuri e senza futuro, a trovare una luce 

5) Quali sono i grandi atleti che ti appassionano e che hai in qualche modo inseguito per uno scatto? 

5) Da piccolo mi ricordo le imprese eroiche di Pietro Mennea  di Mark Spitz ( ho fatto l' istruttore durante l' università  studiando sul libro del suo allenatore "la scienza del nuoto", ma anche la finale di coppa davis in Cile con i nostri giocatori con la maglietta Rossa per protesta contro la dittatura di Pinochet in Cile.  Gli eroi  come gli Abbagnale  o l' Italia del calcio del 1982... Cassius Clay ... il suo messaggio. Io sono stato fortunato ho conosciuto e lavorato con Gianluca Vialli, Federica Pellegrini tanti Campioni Olimpici e Mondiali fino ad Andy Diaz con la sua storia umana meravigliosa che spero possa portare anche una medaglia alle Olimpiadi di Parigi.

6) Prossime sfide? ma soprattutto, un uomo di passione come te, ha tanti sogni da realizzare, quale è quello che più hai a cuore? 

Ogni tanto ripenso a Melville a Moby Dick, le sfide ora sono un po’ utopiche, nella speranza che i miei figli ed i ragazzi che sono il futuro possano vivere  in un mondo senza violenza e più accogliente per tutti , sia nel rispetto delle umanità che della natura , non schiavi del mercato e del denaro.