10 cose che non sai di Papa Francesco

di Elena Oddino

È il 266º Papa della Chiesa cattolica. Un Papa venuto da lontano, dall’Argentina, il primo giunto dalle Americhe, al di fuori dell'emisfero Nord, e il primo Gesuita, che ha scelto per sé un nome mai usato prima, Francesco. Jorge Mario Bergoglio, 85 anni, eletto il 13 marzo 2013, è un uomo semplice e schietto, che in breve tempo ha conquistato tutti, non solo cattolici. Con le sue azioni, l’esempio, i modi umili, la caparbietà di predicare pace, tolleranza e di andare sempre incontro a tutti. Scoperchiando anche argomenti da sempre ritenuti tabù, come la pedofilia tra i sacerdoti o gli scandali nella curia pontificia. In tempi di crisi, come la pandemia che ci ha colpito e la folle guerra scatenata in Ucraina, è un faro per la comunità mondiale, l’unico che tiene il timone dritto sulla necessità di mediare e scuotere le diplomazie perché tacciano le armi e torni la pace. Anche a costo di mettere a rischio la sua incolumità programmando un suo viaggio a Kiev. 

Di Papa Francesco si è scritto tanto. Ma siete sicuri di conoscerlo davvero bene? Ecco 10 cose di Jorge Mario Bergoglio che forse non sapete.  

1 - Le origini – Papa Francesco è nato Flores, un barrio di Buenos Aires, il 17 dicembre del 1936, e alla sua terra, l’Argentina, è molto legato. E’ il primogenito di cinque figli. Il padre, Mario Bergoglio, era un funzionario delle ferrovie salpato nel 1928 dal porto di Genova per cercare fortuna a Buenos Aires, la mamma invece, Regina Maria Sivori, era casalinga. La famiglia del Papa ha origini italiane. Il nonno era piemontese e ogni due anni Bergoglio tornava in visita ai parenti a Bricco Marmorito di Portacomaro Stazione, un comune di circa 2000 abitanti vicino Asti.

2- Gli studi - Dopo il diploma di Perito chimico Bergoglio si mantenne per un periodo di tempo facendo le pulizie in una fabbrica e poi come buttafuori in un locale malfamato di Córdoba. Poi decise di entrare in seminario, a Villa Devoto, e l'11 marzo 1958 cominciò il suo noviziato nella Compagnia di Gesù, passando un periodo in Cile e poi tornando a Buenos Aires per laurearsi in filosofia nel 1963. In seguito insegnò tre anni letteratura e psicologia in vari collegi a Santa Fè e Buenos Aires e quindi ottenne la laurea in Teologia. Il 13 dicembre 1969 venne ordinato sacerdote, e dopo la nomina a padre superiore provinciale dell'Argentina nel 1973, diventò rettore della Facoltà di teologia e filosofia di San Miguel. 

3 - La guerra – Dopo il colpo di stato militare in Argentina, la guerra tra il 1976 e il 1983 portò alla sparizione di migliaia di persone, rapite, torturate e uccise dall’esercito e dalla polizia. Bergoglio si diede molto da fare per dare il suo aiuto. Intervenne per salvare i sacerdoti gesuiti Orlando Yorio e Francisco Jalics, che svolgevano compiti sociali nei quartieri più miseri di Buenos Aires, incontrandosi con i dittatori Jorge Rafael Videla ed Eduardo Massera, per ottenere il loro rilascio. Egli inoltre, mise in piedi una rete clandestina che organizzava la fuga in Brasile dei perseguitati e più volte  testimoniò in processi per crimini contro l’umanità.  Il Collegio Máximo dei gesuiti, di cui era il padre provinciale, divenne allora una centrale di soccorso dove, con la scusa degli esercizi spirituali, si dava un nascondiglio sicuro e una via clandestina per poter lasciare il Paese.

4 – La nomina da parte di Giovanni Paolo II - Nel 1986 Bergoglio si recò in Germania alla "Philosophisch-Theologische Hochschule Sankt Georgen" di Francoforte per completare la tesi di dottorato. Tra il 1990 e il 1992 poi prestò servizio nella città di Córdoba, fino a che il 20 maggio 1992 Giovanni Paolo II lo nominò vescovo titolare di Auca e ausiliare della capitale argentina, e poi, nel 2001, Cardinale. Nomina che gli aprì la strada a ciò che avvenne in seguito.

5 - Stile di vita semplice – Bergoglio ha sempre vissuto in modo semplice. Già da vescovo, in Argentina si spostava con i mezzi pubblici e rinunciò a vivere nella sede dell'Episcopato preferendo un mini  appartamento dove si cucinava da solo. E così ha fatto anche a Roma dopo l’elezione a Pontefice, scegliendo di stabilirsi non nel sontuoso Palazzo Apostolico, ma nella più umile Residenza di Santa Marta. Il Papa ha rinunciato anche al compenso fisso previsto, alla limousine e all’autista. Questo per dare un esempio e spingere anche le alte gerarchie ecclesiastiche ad una maggiore modestia. 

6 – La sua idea di Chiesa - Bergoglio ha sempre voluto una Chiesa al servizio dei poveri, dei più piccoli e di chi vive ai margini della società ed egli stesso si è sempre distinto per spontaneità e umiltà. Ha sempre  raccomandato ai preti misericordia e porte aperte, di rifuggire dalla “mondanità spirituale” che porta a mettere al centro se stessi. Bergoglio è un Papa rivoluzionario, dal linguaggio semplice e privo di formalismi. Ha avuto aperture inaspettate, verso i sacramenti ai divorziati o le coppie di fatto e omosessuali, per le quali ha predicato rispetto e comprensione. Ha rivoluzionato la Curia, attirandosi molti nemici, scoperchiando scandali e mali antichi. Ha fatto aprire bagni, docce e una barberia sotto il colonnato di San Pietro per i senza fissa dimora. E non si è risparmiato nei viaggi per incontrare tutte le religioni, come a Cuba nello storico incontro con  il Patriarca di Mosca Kirill. 

7 - Il nome Francesco - Eletto il 13 marzo del 2013 Jorge Mario Bergoglio ha scelto il nome Francesco  perchè ha detto “Vorrei una Chiesa povera e per i poveri! Per questo mi chiamo Francesco, come Francesco d’Assisi, uomo di povertà e di pace. Che ama e custodisce il Creato; e noi oggi abbiamo una relazione non tanto buona col Creato”. Il motto che compare nello stemma adottato da Bergoglio è “Miserando atque eligendo” ovvero, “lo guardò con misericordia e lo scelse”.

8 - La salute – Il Papa soffre di sciatica che spesso lo tormenta costringendolo ad usare il bastone. Ma Bergoglio ha anche un pezzo di polmone in meno. A 21 anni, infatti, per una grave forma di polmonite, subì l’ asportazione della parte superiore del polmone destro. All’epoca c’erano pochi antibiotici e spesso molte infezioni venivano curate chirurgicamente.

9 - Gusti e abitudini  - Adora il tè, in particolare una varietà che gli arriva dall’Argentina, ed il Tango. Il suoi film preferiti sono “La Strada” di Federico Fellini, “Roma, città aperta” e “La festa di Babette“. Adora la musica classica e l’arte. E’ appassionato di Caravaggio e Chagall, e della musica di Mozart e Bach. Dostoevskij e Borges sono due tra i suoi autori preferiti. Bergoglio è tifoso di calcio, specie del “San Lorenzo de Almagro”, squadra  argentina di cui ha la tessera di socio n° 88235N-0. Il Papa non guarda la Tv dal 15 luglio 1990, per un voto fatto alla Vergine del Carmelo. E parla molto bene spagnolo, italiano e tedesco. E’ piuttosto abitudinario. Si alza sempre alle 4.30 e recupera poi con un sonnellino dopo pranzo, e la sera non va mai a letto dopo le 10. Preferisce pasti semplici ricchi di frutta e verdura. Si scalda da sé il pranzo nel forno a microonde. Tra le ricette preferite la bagna cauda, e i peperoni ripieni. Ama il buon vino, specie il Grignolino d’Asti.

10 - La fidanzata – Lo ha dichiarato lui stesso, il Papa ha avuto una fidanzata prima d'intraprendere la vita ecclesiastica. Si chiama Amalia e vive oggi nello stesso quartiere di Buenos Aires in cui è nato. La donna ricorda che una volta quel ragazzino, oggi divenuto Papa, le disse “se non mi sposo con te, mi faccio prete”, e le disegnò su un foglio una casetta bianca con il tetto rosso con la scritta. “questa è la casa che comprerò quando ci sposeremo”. Ma il futuro aveva per Bergoglio altri piani.