250 MILIONI DI EURO PER AIUTARE I GIOVANI E LE DONNE DEL LAZIO

Il Lazio è apripista di una grande alleanza per il lavoro che si basa su un cospicuo investimento economico-finanziario, sicuramente il primo che sia stato fatto in Italia: un Piano di politiche attive per il lavoro della Regione Lazio da 250 milioni di euro, rivolto a partire dalle donne e i giovani, con l'idea di rovesciare lo squilibrio storico dalle politiche passive a quelle attive. Un pacchetto con 21 misure che finanziamo con cifre molto rilevanti, figlio della concertazione con le organizzazioni sindacali e datoriali, dell’ascolto e della volontà di raccogliere i contributi che vengono dal mondo associativo. Faccio un appello alle imprese italiane ed europee segnalando quello che stiamo facendo per venire a investire nel nostro territorio, anche grazie alle nuove politiche anti crisi che stiamo mettendo in campo. Noi vogliamo lavorare sul sostegno alle imprese e abbiamo una grande fiducia su Next Generation UE, e poi attraverso un investimento sul capitale umano rinforzare investimenti per il reddito e la formazione. 

Il Piano sul lavoro della Regione Lazio, in particolare, prevede diverse azioni per promuovere la formazione e la buona occupazione per i giovani, le donne, le persone con disabilità, i disoccupati e i percettori di ammortizzatori sociali. Alcune delle misure vengono introdotte nella nostra regione per la prima volta, altre sono la prosecuzione di percorsi già avviati ma con modalità aggiornate rispetto alle rinnovate esigenze e con procedure di esecuzione più snelle e veloci. Tra le tante misure sono molto contento del fatto che nel Lazio abbiamo introdotto la quota di genere in tutti i bandi regionali. Siamo convinti che nel mondo del lavoro e delle aziende l'equilibrio di genere aumenti la competitività e la ricchezza.

In questo momento storico ciò che serve è un patto tra tutte le parti per il lavoro perché sappiamo che, insieme alla paura della pandemia, c'è anche il rischio di un disastro sociale per chi vede la propria impresa chiudere, il proprio negozio in crisi, l'affitto che non si può più pagare. E quindi accanto alla vicenda sanitaria si sta definendo e determinando un enorme e drammatico rischio produttivo e sociale. Però, come dico sempre, soprattutto tutti coloro che hanno responsabilità istituzionali devono risolvere i problemi della gente, dando risposte concrete ai cittadini. Questo ingente investimento economico da 250 milioni di euro sul lavoro nel Lazio va proprio in questa direzione. E di questo siamo molto orgogliosi.