SOGNANDO IL RESORT PERFETTO

FABRIZIO ROSTAGNO

Vorrebbe costruire la prima grande città del Padel dove tutto è possibile. Scuole per ragazzi, aggregazione ed eventi con la televisione. Le sue aziende sono diventate in poco tempo leader del mercato italiano. Le sue racchette StarVie sono il sogno di tanti giocatori amatoriali e l’arma concreta e rassicurante dei professionisti.   

Ha costruito una vera e propria multinazionale del Padel con interessi a 360 gradi, dalla costruzione e vendita di campi, alla gestione di circoli che rispettino alcuni severissimi standard (ne ha ben 13), all’acquisizione e creazione di alcuni marchi di riferimento per quanto riguarda racchette e abbigliamento. Le idee e i progetti di Fabrizio Rostagno, ingegnere torinese, ci fanno riscoprire parole legate al boom economico degli anni ’60 quando tutto era possibile. Rostagno è uno dei pochi italiani che svolgono oggi un’attività industriale nel piccolo mondo del Padel. L’attività principale della sua azienda Padel M2 è quella della progettazione e costruzione di campi, coperture e protezioni ma quella più visibile e di più facile riscontro sui campi di tutta Italia sono la distribuzione esclusiva delle racchette StarVie, uno dei marchi leader del mercato, una delle aziende di tendenza con una gamma prodotti completa e in grado di soddisfare tutte le esigenze. Le sue racchette hanno soppiantato sul mercato alcune aziende che hanno fatto la storia e anche la moda del nostro sport, quelle racchette senza le quali non ci si poteva sentire dei veri giocatori. Scherzi del marketing, credenze popolari. Il loro testimonial di riferimento è l’argentino Franco Stupaczuk, un giocatore che identifica la nuova generazione di fenomeni. Spettacolare e chirurgico. Rostagno preferisce però parlare delle iniziative umanitarie che promuove con la sua azienda. 

“Abbiamo iniziato con un primo viaggio a Madrid insieme ai fratelli Pupillo per capire le realtà spagnole e le dinamiche di questo mondo. Poi ci siamo avvicinati ai progetti della Fondazione Damm di Madrid che finanzia un Centro di Alto Rendimento. E’ questo il nostro modello di riferimento e stiamo lavorando per averne diversi in Italia ma serve tempo. Il Padel italiano deve ancora crescere.”

Ma avete già 13 centri in Italia che rispondono a determinate caratteristiche.

“Siamo presenti all’interno di tredici club già esistenti. Siamo gestori delle strutture e organizziamo corsi, clinic ed eventi. Dal Monviso di Torino al Sun Padel di Riccione, a Genova, Modena, Novara, Cuneo, Sanremo, Carpi, Modena a quelli che apriranno a breve come il Sun Padel di Rimini. Ora stiamo lavorando su due progetti pilota, un vero Resort di Padel. Un modello per allungare la stagione agonistica”.

Rostagno come ha conosciuto il Padel?

“Vengo dal tennis. Nel 2007 l’ho praticato per la prima vota in Spagna e mi è piaciuto subito. E’ un’attività molto aggregativa che sviluppa e alza l’autostima del giocatore, quasi un medicinale antidepressivo. E’ qualcosa di magico quando giochi e fai punto ti provoca una sensazione di appagamento incredibile”.

I colori forti e decisi sono una caratteristica delle vostre racchette. L’aspetto estetico gradevole è stato in passato uno dei segreti del successo di altri marchi. 

“Produciamo tutto in Spagna, le nostre racchette sono completamente fatte a mano. Abbiamo degli standard di qualità molto alti e in Spagna siamo al top del mercato. Facciamo parte del gruppo di aziende che sponsorizza e gestisce il World Padel Tour.”

Come giudica i recenti Europei di Roma?

“Abbiamo dato il nostro piccolo contributo come azienda, volevamo essere presenti oltre che con i nostri atleti ma anche come azienda a supporto dell’evento con un nostro stand. Nonostante le dinamiche politiche è stato un grande successo. Il pubblico è stato numerosissimo e deve incoraggiare per il prossimo futuro. La finale con la Francia è stata bellissima, penso che non abbiamo nulla da temere. Gli italiani amano il Padel e sanno far vibrare i palazzetti più degli spagnoli.”

Non vuole citare i suoi marchi, preferisce parlare di progetti, dinamiche e idee.

Sempre misurato ed elegante come i progetti sociali che lo vedono coinvolto in prima linea per quanto riguarda il mondo disabile. E’ la filosofia di un progetto che muove tutto. Le idee e la forza di portale avanti.”

Questo è Fabrizio Rostagno, ingegnere, sognatore, industriale, visionario, creativo, concreto. L’unico aspetto negativo - a suo dire - è che, per i troppi impegni di lavoro, ha dovuto ridurre drasticamente le sue partite con gli amici.