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LA BORSA TRICOLORE

Avia Paddle ha ideato e prodotto- in edizione limitata per gli azzurri - un Paletero bianco, rosso e verde che è diventato già un cult della storia del Padel Italiano ma non solo.

Finito l’Europeo è scattata la caccia al Paletero “bianco,rosso e verde”. Lo volevano tutti. I giocatori delle altre nazionali, i volontari dell’organizzazione, i tifosi. E’ una delle tradizioni belle e goliardiche dello sport. Al termine di un evento scambiarsi tra giocatori e addetti ai lavori maglie, tute e a volte anche racchette (se non ci credete chiedete a Cristiano Tofani). Scambi culturali che però in Portogallo non sono andati completamente a buon fine perché l’articolo più richiesto era incedibile. Tutti gli azzurri infatti si sono tenuti ben stretti la borsa tricolore che la Federazione gli ha fornito e hanno respinto ogni tipo di proposta, anche quelle più indecenti degli spagnoli.
“Ho ricevuto diverse offerte di scambio – dice Gianmarco Toccini – ma non posso e non voglio disfarmi del mio Paletero. C’è un valore affettivo, perché è la borsa del mio primo europeo, ideologico e sentimentale. Sarebbe come scambiare la bandiera italiana con un’altra. Non si può fare!”.
“Un anno fa in occasione dei Mondiali di Cascais – racconta Stefano De Santis, presidente di Avia - abbiamo fornito le borse agli azzurri ma con un disegno tradizionale. Subito dopo abbiamo cominciato a lavorare per realizzare qualcosa di più particolare. Abbiamo giocato con i colori della bandiera italiana affrontando uno per volta i problemi di produzione. Sul Paletero non ci sono scritte. E’ una scelta. Non c’era bisogno. Così la borsa è diventata la bandiera e la bandiera la borsa. L’idea è piaciuta e abbiamo cominciato la produzione.”
De Santis racconta con disarmante semplicità com’è nata l’idea del Paletero Tricolore prodotto in esclusiva ed edizione limitata soltanto per i sedici giocatori e i due tecnici della squadra Azzurra. In Portogallo la borsa ha ottenuto grandi consensi. Il Paletero Tricolore ha stravolto i canoni rigidi della produzione di serie facendo moda.
“Era come andare in giro con la bandiera italiana sulle spalle. Un onore e una responsabilità – dice Gianmarco Toccini – quando eravamo in gruppo si creava un effetto straordinario orgogliosi di stare tutti insieme.”
“Ho borse, magliette, tute di parecchie nazionali ma il nostro Paletero non si può scambiare” - commenta Denny Cattaneo -“è anche un segno di riconoscimento perché l’abbiamo soltanto noi della Squadra. Ci si sente un po’ anche portabandiera della squadra e viene sensibilizzato con forza il senso di appartenenza”.
“La borsa rappresenta l’Italia e i suoi valori – specifica Stefano De Santis - parecchi giocatori mi hanno mandato messaggi entusiasti. Il più bel riconoscimento che abbia ricevuto. Sono loro i veri testimonial del Padel.”