La Champions League più ricca di sempre

di Marcel Vulpis

Parte l'edizione 2018/19 della Champions League. La più importante competizione di calcio per club europei presenta numerose novità regolamentari, come ad esempio l’introduzione, durante la fase a eliminazione diretta, della quarta sostituzione nei tempi supplementari, ma questa nuova rassegna sarà ricordata, soprattutto, per il giro d'affari record raggiunto dall'Uefa, titolare di tutti i diritti pubblicitari, marketing e tv. Una "torta" del valore di 3,5 miliardi di euro garantita, tra l'altro, per il triennio 2018-2021. Gli introiti legati alla competizione sono aumentati, in misura esponenziale, nel corso degli ultimi anni. Si è partiti dai 900 milioni di euro del triennio 2006/2009, per arrivare ai 2,3 miliardi dello scorso anno, con un trend che, in appena dodici mesi, ha fatto registrare una crescita del 52%. Questi numeri in crescita sono collegati, soprattutto, al nuovo format, che, favorendo le più importanti federazioni calcistiche, rispetto alle ultime edizioni, vede l’Italia nuovamente rappresentata da 4 squadre (tutte direttamente qualificate alla fase a gironi), così come Germania, Inghilterra e Spagna. Questa scelta strategica ha generato un forte incremento dei proventi Uefa legati ai diritti televisivi. In modo speculare sono aumentati anche i premi per le squadre, che hanno raggiunto il tetto di 1 miliardo e 950 milioni di euro, contro il miliardo e 400 milioni della scorsa stagione (+39%). L'esplosione dei ricavi, a favore delle società iscritte alla Champions, è anche un forte deterrente per la nascita di una Super Lega con all'interno i principali top club europei. Un progetto che, ciclicamente, torna nei salotti istituzionali del football continentale, particolarmente a rischio soprattutto per gli interessi dell'Uefa.

I CRITERI DI RIPARTIZIONE DEI PREMI
I premi destinati ai 32 club della fase a gironi sono suddivisi in quattro voci:

  • Market Pool: 292 milioni (15%)
  • Partecipazione: 488 milioni (25%)
  • Risultati: 585 milioni (30%)
  • Ranking Storico: 585 milioni (30%)
TOTALE: 1,95 miliardi

Il market pool è la quota distribuita in base al valore proporzionale del mercato tv di un determinato Paese, ed è influenzata, principalmente, dal numero di squadre partecipanti della stessa federazione, e dalla loro posizione in classifica nel campionato nazionale precedente. Nel caso dell’Italia si tratta di circa 50 milioni di euro da suddividere tra i quattro team iscritti. Il 50% di questo budget spetta alla Juventus, campione d’Italia in carica, il 30% al Napoli, il 20% alla Roma e il 10% all’Inter, mentre per le fasi a eliminazione diretta la parola spetta al campo, e la discriminante sarà il cammino sportivo, più o meno lungo, all’interno della competizione.
La quota di partecipazione, invece, sarà uguale per tutti: le 32 squadre della Champions 2018/19 percepiranno 15,3 milioni di euro a testa.
Significativi anche i premi legati ai risultati: un pareggio negli otto gironi vale 900 mila euro, mentre una vittoria 2,7 milioni; approdare agli ottavi di finale può fruttare 9,5 milioni, ai quarti 10,5 milioni, alle semifinali 12 milioni e alla finale 15 milioni di euro. La squadra campione 2019 si aggiudicherà ulteriori 19 milioni. Vincere tutte le partite, fino all’epilogo di Madrid (si giocherà sabato 1° giugno al Wanda Metropolitano), può portare nelle casse delle realtà iscritte 82,2 milioni di euro, solamente considerando i risultati del campo e la quota fissa di partecipazione. Il ranking storico è, invece, la vera novità di questa edizione: l'Uefa valuterà il ranking degli ultimi 10 anni di Coppe europee e stilerà una classifica dalla prima alla trentaduesima, distribuendo una quota di 1,108 milioni di euro tra i diversi club. Guida questa speciale graduatoria il Real Madrid (campione Champions in carica), che percepirà, una cifra pari a 35,4 milioni di euro.

La Champions League attrae 39 aziende tra gli sponsor

Budget in sponsorizzazioni oltre 600 milioni di euro

Champions sempre più globale e attrattiva per le aziende sponsor. Quello partito da alcune settimane, è il format più ricco di sempre (oltre 600 milioni di euro in jersey-sponsorship) e seguito dai tifosi del vecchio continente. E' per questa ragione, che, nell'edizione in corso, 29 aziende commerciali, in rappresentanza di 16 diversi settori merceologici, hanno abbinato la propria immagine a quella dei club (39 in realtà considerando anche i dieci sponsor tecnici).
Il primo posto spetta al comparto del trasporto (aereo e ferroviario), con sei posizioni coperte da Emirates (sponsorizza le maglie di Arsenal, PSG e Benfica per un budget di 100 milioni), Qatar airways (da quest'anno legata, per 13 milioni di euro, alla Roma), Etihad Airways (Manchester City) e, infine, RZD (ferrovie di Stato della Russia) a supporto del Lokomotiv Mosca.
L'automotive/veicoli industriali ha intercettato quattro realtà: Jeep (Juventus), Chevrolet (Manchester United), Hyundai (Olympique Lyonnais) e Doosan (Viktoria Plzen). Sempre sul podio tre diverse macro categorie con tre club a testa: finanza/assicurazioni (Atletico Madrid con Trade Plus 500, Tottenham con AIA e Liverpool con Standard Chartered); telecomunicazioni/tv (Bayern Monaco con Deutsche Telekom, Altice con Porto e Valencia con Blu); energia (Borussia Dortmund con Evonik, CSKA Mosca con Rosseti e Psv Eindhoven con Energie Direct.nl). Internet e idrocarburi sono ben rappresentati nella Champions 2019: le aziende della Rete sono visibili sulla maglia di Barcellona e Ajax (rispettivamente l'azienda nipponica Rakuten e l'operatore via cavo olandese Ziggo), mentre il petrolio vede Gazprom, nel ruolo di monopolista, a sostegno dello Schalke04 e della Stella Rossa. Una presenza che non passerà inosservata, perchè il colosso statale russo è, da alcuni anni, anche tra i main sponsor del format Uefa, insieme a Nissan, Sony/Ps4, Lay's, Santander (ha sostituito il gruppo Unicredit), Mastercard, Heineken e infine Hotels.com, da quest'anno al debutto nel ruolo di partner.
I restanti nove settori commerciali sono rappresentati soltanto da un club a testa. Presente anche il betting con la realtà greca Stoiximan, specializzata in live score e casinò on line, partner principale dell'Aek Atene.
Tra le curiosità dell'edizione 2018 vi è la composizione del gruppo "H", dove sono inseriti Manchester United, Juventus, Young Boys (per la prima volta in Champions league) e Valencia. Secondo gli addetti ai lavori, la presenza di Cristiano Ronaldo (Juventus) e dei Red Devils, farà di questo girone quello con la maggiore proiezione in termini di vendite da merchandising, sia in occasione delle partite, sia attraverso l'e-commerce sui rispettivi siti ufficiali. Il duello "infinito" Nike-Adidas.
Ancora una volta è sfida Nike-Adidas, forti di 20 abbinamenti sponsorizzativi (11 solo a firma della realtà americana).
In totale, sono dieci i brand tecnici presenti in questa rassegna. Puma, Umbro, New Balance e l'italiana Macron sono legati a due team a testa; a seguire (solo con uno) Under Armour, Kappa (BasicNet), Lotto Sport Italia e l'americana Capelli Sport. Nike e Adidas dominano in tre gruppi (la casa dell'Oregon all'interno di A, B e F; quella tedesca invece controlla E, G e H).
I gruppi C e D infine sono più omogenei, ovvero senza un marchio dominante su altri.
Significativa la presenza dei branf tricolori di abbigliamento: i tedeschi dell'Hoffenheim (gruppo "F") si sono affidati ai veneti di Lotto (LSI), i belgi del Bruges (gruppo "A") e i serbi della Stella Rossa (gruppo "C") a Macron e il Napoli (gruppo "C") a Kappa.

SONO 16 I SETTORI MERCEOLOGICI PRESENTI PER UN TOTALE DI 29 AZIENDE COMMERCIALI RAPPRESENTATE

  • AEREI & TRENI
    Emirates
    Qatar Airways
    Etihad Airways
    RZD
  • AUTO
    Hyundai
    Jeep
    Chevrolet
    Doosan
  • FINANZA & ASSICURAZIONI
    Standard Chartered
    AIA
    TradePlus500
  • TELECOMUNICAZIONI & TV
    Altice
    Deutsche Telekom
    Blu Smartphones
  • ENERGIA
    Evonik
    Energie Direct.nl
    Rosseti
  • INTERNET & ECOMMERCE
    Ziggo
    Rakuten
  • PETROLIO
    Gazprom
  • ELETTRODOMESTICI
    Daikin
  • IT
    Sap
  • BEVANDE
    Acqua Lete
  • MATERIE PRIME
    Fedcom
  • GOMME
    Pirelli
  • DESIGN
    Nef
  • MULTISETTORE
    Scm Group
  • LIVE SCORE & BETTING
    Stoiximan
  • BRICOLAGE
    Obi
GLI SPONSOR TECNICI
  • Gruppo A
    Borussia Dortmund (Puma)
    Atletico Madrid (Nike)
    Bruges (Macron)
    Monaco (Nike)
  • Gruppo B
    Barcelona (Nike)
    Tottenham (Nike)
    PSV Eindhoven (Umbro)
    Inter (Nike)
  • Gruppo C
    PSG (Nike)
    Napoli (Kappa)
    Liverpool (New Balance)
    Stella Rossa (Macron)
  • Gruppo D
    Lokomotiv Mosca (Under Armour)
    Porto (New Balance)
    Schalke 04 (Umbro)
    Galatasaray (Nike)
  • Gruppo E
    Bayern Monaco (Adidas)
    Benfica (Adidas)
    Ajax (Adidas)
    AEK Atene (Capelli Sport)
  • Gruppo F
    Manchester City (Nike)
    Shakhtar Donetsk (Nike)
    Olympique Lyonnais (Adidas)
    Hoffenheim (LottoSport Italia)
  • Gruppo G
    Real Madrid (Adidas)
    AS Roma (Nike)
    CSKA Mosca (Adidas)
    Viktoria Plzen (Puma)
  • Gruppo H
    Juventus (Adidas)
    Manchester United (Adidas)
    Valencia (Adidas)
    Young Boys (Nike)
QUANTO GUADAGNANO LE ITALIANE
Se, per assurdo, le squadre italiane dovessero perdere tutte le partite della fase a gironi, incasserebbero in ogni caso un tesoretto considerevole.
  • La Juventus parte da 58,6 milioni:
    13,4 milioni di Market Pool
    15,3 milioni di partecipazione
    29,9 milioni di Ranking Storico (6° posizione)
  • Il Napoli da 40,6 milioni:
    10,9 milioni di Market Pool
    15,3 milioni di partecipazione
    14,4 milioni di Ranking Storico (20° posizione)
  • L’Inter da 38,9 milioni:
    5,9 milioni di Market Pool
    15,3 milioni di partecipazione
    17,7 milioni di Ranking Storico (17° posizione)
  • La Roma da 37 milioni:
    8,4 milioni di Market Pool
    15,3 milioni di partecipazione
    13,3 milioni di Ranking Storico (21° posizione)