ANDY DIAZ, È RECORD! DALLA STRADA AL PODIO ITALIANO! LO SPORT COME VOLANO DI NUOVA VITA E LIBERTÀ

 

Sono tantissimi i titoloni che negli ultimi mesi tracciano una nuova storia di vita e sport, di fatto il viaggio di questo fantastico ragazzo, Andy Diaz Hernandez, 27 anni di Cuba, ora orgogliosamente italiano, tesserato per la Libertas Unicusano Livorno, per tutti noi è Andy, il ragazzo del salto triplo che sogna l’oro olimpico di Parigi con la maglia azzurra.

È una storia di cambiamento di vita, accoglienza e solidarietà, di prospettive, un punto e a capo ad alta intensità, senza mai perdere la speranza e la voglia di crescere puntando ad un obiettivo chiaro, “servirebbero giorni e giorni per raccontare tutto quello che sta accadendo” commenta Fabrizio Donato, ex olimpionico, oggi suo allenatore che da subito lo ha accolto in casa con la sua famiglia. Contornato dai grandi valori, Andy è diventato un terzo figlio, e tutto questo affetto, oggi sono per lui una nuova casa, la vera forza dell’anima che lo fa volare in alto.

Così che nell’ultimo Golden Gala a Firenze, abbiamo visto volare Andy a 17.75, battendo 23 anni dopo, il record italiano del suo allenatore Fabrizio Donato (17.60).

Non è la semplice storia dell’allievo che supera il maestro, ma è più un passaggio di eredità, di testimone sportivo, per andare lontano, una vera unione di due anime che il destino ha fatto incontrare, pronte a realizzare un songo di vita, per dare una nuova speranza ad un giovane ragazzo caparbio, pronto a tutto, che ha visto nell’Italia il suo futuro, certo.

 

Andy, è una grande emozione essere con te oggi, ci racconti un poco della tua vita e perché l’Italia:

Perché l’Italia, bhe ci sarebbero tante diverse ragioni, ma l’unica e la più importante si chiama Fabrizio Donato. Lui è stato un mito della nostra disciplina e potermi allenare con lui è un onore, vivere sotto il suo stesso tetto, è stato famiglia! 

Con Fabrizio hai trovato non solo un allenatore, ma una vera famiglia, quanta energia e voglia di vincere di trasmettere questa nuova dimensione?

Sarò sempre grato a Fabrizio per tutto quello che ha fatto. Mi ha accolto come un figlio e ora mi sta facendo crescere come atleta. I suoi consigli sono importantissimi per me. La sua famiglia mi ha accolto come uno di loro, senza pensieri, mi sono trovato in casa con loro con una spontaneità che mi aperto il cuore. Questo amore ha una energia per me che mi fa dare il massimo ogni giorno che mi alleno e scendo in competizione. Mi emoziona anche solo parlarne. Sono stato molto molto fortunato.

Hai dovuto stravolgere non solo il tipo di allenamento, ma soprattutto le tue abitudini alimentari. Quanto è importante avere una giusta cura dell’alimentazione ed utilizzare prodotti corretti?

Qui in Italia ho capito l’importanza della nutrizione. A Cuba mangiavo riso e pollo e non seguivo delle regole alimentari. Ora sto attento alla idratazione e alla giusta combinazione di carboidrati e proteine.

Mi sono fidato della conoscenza ed esperienza di Fabrizio, ed ho dovuto stravolgere la mia metodologia d’allenamento. In principio ero un poco scettico ma poi sono arrivati subito i primi risultati, compreso il mio personal best, e allora ho capito che eravamo sulla strada giusta.

Lo staff del team è composto da diversi professionisti, il nutrizionista mi ha fatto capire quanto fosse realmente importate una attenta, corretta, appropriata e personalizzata alimentazione e di quanto sia in grado di valorizzare la preparazione atletica individuale. Noi la chiamiamo educazione alimentare, la parola dieta mi spaventa. All’inizio non è stato facile, poiché a Cuba, avevo abitudini alimentari totalmente diverse e molto grasse.

Invece ho riscontrato che una ottimale alimentazione, comporta un notevole miglioramento dei parametri atletici oltre alla riduzione del numero e/o dell’entità degli infortuni. Di fondamentale importanza avere un’ampia scelta di cibi a disposizione in particolare per ciò che concerne i contorni, cotti e crudi, con prevalenza verso i prodotti freschi di stagione particolarmente ricchi di antiossidanti.

Il trattamento nutrizionale è di fatto sempre in evoluzione, prevede un quantitativo energetico complessivo in base alla composizione corporea che viene seguita costantemente; La distribuzione degli alimenti segue e prevede soprattutto un fondamentale rispetto quali-quantitativo dei nutrienti (carboidrati, proteine e grassi) con il giusto timing di assunzione in relazione all’allenamento e tempi di riposo.

Il percorso maggiormente seguito è stato quello dell’alimentazione di raccordo tra periodo dell’allenamento finalizzato alla competizione e la competizione stessa. Abbiamo seguito anche in questo caso una metodologia standardizzata:

  • Alimentazione individualizzata nei diversi periodi allenamento
  • Recovery meal (post-allenamento)
  • Alimentazione giorno precedente la gara
  • Alimentazione pre-gara
  • Razione d’attesa
  • Alimentazione post-gara per il recupero

Ami la pasta, ed oggi i carboidrati sono per la tua nuova dieta, un elemento importantissimo. Ti abbiamo visto a TuttoFood che cucinavi presso lo stand di un noto marchio di pasta, come nasce questa scelta?

Amo la pasta e da quando sono arrivato in Italia i carboidrati sono diventati fondamentali per il mio piano alimentare. Abbiamo sempre cercato prodotti di qualità ed ottimali per le mie performance, valori che ho ritrovato nella Pasta Dalla Costa, che realizza una pasta proteica, ideale appunto per gli sportivi e per chi predilige un regime alimentare equilibrato senza rinunciare al gusto della tradizione pastaia italiana.

È stato un grande onore per me essere stato a TuttoFood a fianco di un brand di pasta cosi importante, per questo ringrazio Fabio dalla Costa per la sua stima e fiducia. 

È stato molto bello anche incontrarsi con Marcel Jacobs in fiera, dove abbiamo parlato di futuro, nuovi traguardi ed una Olimpiade da fare insieme. Gli ho augurato tutto il meglio perché è veramente un super Atleta.

Sappiamo che ami la Carbonara, nella tua dieta come viene inserita?

La carbonara… è divina, non posso sentire nominarla che mi viene subito fame e voglia. Vivendo a Roma sono diventato un fan dei primi piatti romani, li adoro. Al momento è il mio premio. Proprio così, ho la possibilità di mangiarla solo quando faccio bene e raggiungo ottimi risultati in gara. Un vero podio per la mia gola. 

L’importanza di una giusta alimentazione è anche dettata da un perfetto inserimento di integratori.

È importante avere un ottimo nutrizionista che ti segue e ti sa sviluppare la giusta alimentazione, inserendo a supporto degli integratori di qualità, certificati, cosi da non aver problemi di digestione, appesantimento o altro, soprattutto ai fini delle competizioni. In questi ultimi periodi ho avuto la fortuna di poter collaborare con ENERVIT, secondo me realtà impeccabile, seria e leader in questo settore, con il loro supporto posso solo dire che i risultati si sono visti da subito.

Dopo il tuo primo diamante lo scorso anno alla Diamond League, è arrivato da poco un altro grande successo, come è andata a Firenze al Golden Gala?

Alla mia seconda uscita agonistica da italiano, è stato emozionante entrare allo Stadio Ridolfi di Firenze, dove si svolgeva il Golden Gala 2023, terza tappa della Diamond League, il massimo circuito internazionale di atletica leggera. È stato bello, unico, iconico, con Fabrizio avevamo in qualche modo sognato, poter esser io a prendere in eredità il suo storico primato, detenuto da lui da 23 anni, oggi mio grande allenatore e non solo.

17,75, una bella pagina di storia dell’atletica tricolore, avendo acquisito il passaporto da ormai tre mesi, è puro orgoglio aver firmato il nuovo record italiano di salto triplo.

Sappiamo che sono mesi che stai studiando l’Italiano, che cosa è per te l’ITALIA oggi?

Studiare Italiano è per me sinonimo di integrazione. Dietro una lingua c’è la cultura di un paese, ci sono le origini, la storia, c’è il popolo, c’è questa mia seconda vita. Presto dovrò dare un importante esame di italiano», anche qui tanto impegno come sulla pista di atletica. Devo tutto a Fabrizio e la sua famiglia, oggi anche un poco mia, come devo tutto all’Italia, che mi ha abbracciato, alla fine cercavo la libertà e la felicità che a Cuba non avevo.

Oggi l’Italia è tutto per me. Mi ha accolto, mi ha coccolato, sono orgoglioso di essere cittadino italiano e non vedo l’ora di indossare la maglia azzurra.