VOGLIAMO FARE DEL LAZIO LA REGIONE PIU’ GREEN D’ITALIA

Pubblicato secondo avviso progetto ossigeno per piantumazione 6 milioni di alberi

Il futuro delle prossime generazioni dipende da come riusciremo a gestire la sostenibilità ambientale ora. Ogni gesto, piccolo o grande in questo senso è importante. Noi come Regione Lazio ci siamo e vogliamo fare la nostra parte. Tra le iniziative che abbiamo messo in campo in favore del clima, quella del progetto Ossigeno assume oggi anche un valore simbolico legato alla ripartenza dopo la fase più acuta dell’emergenza Covid: piantare nuovi alberi come segno di rinascita e forza. Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato il secondo Avviso di questo bando ed è partita la raccolta di proposte per la piantumazione di 6 milioni di alberi, uno per ogni cittadino del Lazio. Per raggiungere questo obiettivo questa volta ci rivolgiamo anche alle aziende private oltre che agli Enti pubblici, agli Enti di diritto privato accreditati dalla Regione Lazio e agli Enti del terzo settore. Per questo nuovo Avviso abbiamo stanziato ulteriori 3 milioni di euro dei 10 a disposizione per il triennio 2020/2022, proseguendo così nell’azione avviata nel 2020 che ha portato alla messa a dimora di più di 30.000 nuove piante tra alberi e arbusti che si aggiungono alle oltre 500.000 piantate dalla Regione con altri finanziamenti. Vogliamo fare del Lazio la prima regione green in Italia e per questo continuiamo con le grandi azioni strategiche che avevamo predisposto. Il progetto Ossigeno è una di queste. Non a caso, l’ultimo G20 sul clima, che si è tenuto a Roma, ha indicato tra gli obiettivi principali la piantumazione di 1.000 miliardi di nuovi alberi entro il 2030. Noi come Regione non solo finanziamo progetti di fornitura e messa a dimora degli alberi più interessanti dal punto di vista ambientale e paesaggistico, ma con il   programma di azioni LAZIO GREEN, contrastiamo il cambiamento climatico e sosteniamo idee che si ispirino ai principi di educazione alla sostenibilità ambientale di tutta la cittadinanza. Solo se sapremo imprimere una vera svolta al nostro modello di sviluppo, a partire dalla valorizzazione dei beni naturalistici e dalla necessità di una lotta radicale alle cause dei cambiamenti climatici usciremo dalla crisi sociale ed economica provocata dal Coronavirus.