Atletica leggera: 100 anni di Fiamme Gialle

di Margherita Magnani

Nel 2021 l’atletica gialloverde festeggia i suoi primi 100 anni. Per questa importantissima ricorrenza il Gruppo Sportivo Fiamme Gialle ha dato vita a diverse iniziative quali la realizzazione di un logo ad hoc per la celebrazione del centenario, la trasmissione “Buon Compleanno Fiamme Gialle!”, in diretta radiofonica su Radio Radio, il calendario da tavolo espressamente dedicato ai cento anni gialloverdi e, da ultimo, il meeting internazionale di atletica leggera in calendario il prossimo 21 settembre presso la sede di Castelporziano, in collaborazione con il Comitato regionale fidal Lazio e Athletica Vaticana (società con cui sussiste un importante gemellaggio). L’obiettivo di queste iniziative è quello di ripercorrere la storia ormai secolare del Gruppo Sportivo, partendo dal lontano 1921 e arrivando fino ai giorni d’oggi.

Correva, infatti, l’anno 1921 quando a Roma un gruppo di finanzieri, per la prima volta, prese parte al prestigioso Trofeo “Scudo Nelli”, gara di marcia a squadre, dedicato a un tenente caduto durante la Prima Guerra Mondiale, che sanciva la vittoria della società in grado di classificare il più alto numero di atleti nelle diverse edizioni della rassegna. Tale trofeo venne assegnato definitivamente alla squadra delle Fiamme Gialle, grazie alle vittorie ottenute rispettivamente negli anni 1922, 1926 e 1928, inaugurando una lunga serie di successi sportivi in campo nazionale e internazionale.

Fu però nel 1931, in seguito all’affiliazione del Gruppo Atletico alla Federazione Italiana di atletica leggera, che iniziò a strutturarsi il vero e proprio Gruppo Sportivo, gettando le basi per l’attuale configurazione.

Tra gli anni 40’/50’ iniziarono ad arrivare i primi risultati di calibro internazionale alle Olimpiadi di Londra 1948 e ai successivi Giochi Olimpici di Melbourne del 1952, grazie ad atleti come Michele Tito (bronzo con la staffetta 4 x 100 metri), Gianni Corsaro (settimo nella 10 Km di marcia), Giulio Chiesa (decimo nel salto con l’asta e primatista nazionale) e Vincenzo Lombardo (quarto con la staffetta 4 x 100 a Melbourne).

Nel 1956, affermandosi come il sodalizio sportivo italiano più forte e importante, la squadra della Fiamme Gialle conquistò il primo scudetto in ambito nazionale, sotto la vigile guida del Generale Gaetano Simoni (a cui, successivamente, sono state intitolate le Sezioni Giovanili) che qualche anno dopo sarà anche eletto Presidente della Federazione Italiana di atletica leggera.

Negli anni Sessanta le affermazioni gialloverdi, sia a livello individuale che di squadra, incrementarono notevolmente grazie alla vittoria ininterrotta dal ’67 al ‘71 di tutti Campionati Italiani di società e alle medaglie ai Campionati Europei di Pasquale Giannatasio (oro sui 50 metri indoor a Praga 1967) e di Erminio Azzaro (bronzo nel salto in alto ad Atene 1969). Sempre a metà degli anni ’60 le Fiamme Gialle aprirono la Sezione Giovanile atletica leggera, divenendo il primo Gruppo Sportivo Militare a costituire una vera e propria società sportiva rivolta, non solo all’attività ad alto livello, ma anche alla creazione di un vivaio per l’avviamento allo sport di molti ragazzi presenti sul territorio. L’obiettivo della sezione Giovanile Gaetano Simoni era il coinvolgimento di giovani di tutte le età, mediante una prima formazione rivolta ad un’attività di base multidisciplinare e, successivamente, una “specializzazione” verso la disciplina più consona. Nel corso degli anni, da questi vivai gialloverdi sono venuti alla ribalta molti atleti che hanno realizzato record nazionali o conquistato medaglie internazionali come il discobolo Marco Martino, l’astista Marco Andreini, il quattrocentista Andrea Barberi e i marciatori Roberto Buccione e Giorgio Rubino.

Nel 1972 il plotone atleti gialloverde iniziò ad essere comandato dall’allora Tenente Gianni Gola, che ne rimase a capo sino al 1986 per poi proseguire, fino al 2010, alla guida delle Fiamme Gialle in ruoli sempre apicali, ricoprendo anche l’incarico di Presidente della Federazione italiana di atletica leggera dal 1989 al 2004. È proprio in questi anni che si consolidò la presenza di atleti gialloverdi ai vertici nazionali ed internazionali per merito di campioni quali Franco Fava, Roberto Mazzucato, Michelangelo Arena e, in particolare, il marciatore Sandro Bellucci che vinse la medaglia di bronzo a Los Angeles 1984, riportando dopo ben 32 anni un atleta delle Fiamme Gialle su un podio olimpico. Negli anni 90’, grazie al continuo e costante ricambio generazionale, continuarono i risultati importanti con i lanciatori Martino, Sgrulletti, Sonego (tutt’ora primatisti italiani di disco, martello e giavellotto), i mezzofondisti Nicosia e Giocondi, i velocisti Cipolloni, Puggioni, Pavoni, Madonia, Saber e il marciatore Arturo Di Mezza. 

Ma è a partire dagli anni ‘90, fino ad arrivare ai giorni nostri, che l’atletica Fiamme Gialle inizia ad assumere un ruolo preponderante, divenendo a tutti gli effetti protagonista anche in campo mondiale, in forza delle ben 47 medaglie internazionali conquistate tra campionati europei (indoor e outdoor), Mondiali (indoor e outdoor) e Olimpiadi. Una supremazia a livello individuale che è coincisa anche con una supremazia a squadre grazie alla vittoria di dieci scudetti dal 1997 al 2007 (vale a dire sino al momento in cui il regolamento federale ha impedito la partecipazione dei Gruppi Sportivi Militari al campionato di società), oltre alla conquista nel 2005, 2012, 2013, 2014 della Coppa Campioni per club, la più importante manifestazione a squadre a livello continentale. 

Negli ultimi anni sono tanti gli atleti gialloverdi che hanno scritto importanti pezzi di storia dello sport nazionale, come il campione olimpico di marcia Ivano Brugnetti, il campione Mondiale dei 400 ostacoli Fabrizio Mori, i primatisti nazionali di salto in alto Antonietta Di Martino e Gianmarco Tamberi, le medaglie olimpiche Nicola Vizzoni e Fabrizio Donato, senza dimenticare le atlete del movimento paralimpico Martina Caironi e Oxana Corso.  

Una storia gialloverde di sport e risultati, di medaglie e vittorie, ma anche di perseveranza, sacrificio e fatica. 

Una storia in continua evoluzione, con molti capitoli ancora da scrivere grazie a giovani talenti come la saltatrice in lungo “figlia d’arte” Larissa Iapichino, e a realtà già affermate come la marciatrice Antonella Palmisano e i velocisti Filippo Tortu e Davide Re, capaci di migliorare due storici primati nazionali realizzando, rispettivamente, il tempo di 9”99 sui 100 metri, e quello di 44”77 sui 400 metri. 

In un periodo difficile, costantemente condizionato dalla crisi epidemiologica Covid 19, un importante messaggio di forza e unione può arrivare proprio dal mondo sportivo in cui, senza dubbio, gli atleti delle Fiamme Gialle sono importanti testimonial da un secolo a questa parte.