Michal Lasko il gladiatore 

A suon di bordate sta trascinando la Roma Volley verso i playoff della serie A2. Da vero combattente si sta caricando la squadra sulle spalle, diventando il terminale d’attacco numero uno dello scacchiere giallorosso. Michal Lasko è leader e trascinatore di un gruppo che nel corso del tempo è diventato squadra. La Roma Volley rispetto al girone di andata è completamente cambiata. Lo dicono i numeri, le continue vittorie in casa e un atteggiamento diverso e più propositivo da parte di tutti. Una Roma Volley rigenerata e ora pronta a sfidare le avversarie più avanti in classifica. E Michal si sta facendo sentire sottorete con i suoi attacchi, nonostante i continui dolori e acciacchi, stringe i denti, scende in campo e combatte assieme ai suoi compagni. 
“Stiamo affrontando un buon momento, rispetto al girone di andata giochiamo meglio a pallavolo, sia tatticamente, sia nelle scelte, sappiamo quello che dobbiamo fare in certi momenti della partita, abbiamo acquisito più sicurezza, andiamo meno in confusione ed esprimiamo il nostro gioco. Inoltre, ci conosciamo meglio e siamo più organizzati”. 

È stato un giocatore di alto livello per molti anni, dalla sua esperienza che può dire dell’A2?

“La differenza in A2 tra le squadre non è del 50%, ma del 5%, basta una manciata di punti per vincere e perdere, per questo a volte occorre spingere, altre invece aspettare e non sbagliare”. Roma è una città umorale, ti porta alle stelle come all’inferno

“È vero, io entro in palestra ogni giorno e dico di rimanere con i piedi per terra. Una delle cose più positive è quella di essere capitato in un gruppo con la G maiuscola. Ho fatto parte di tante squadre ma raramente ho trovato tanta amicizia e condivisione. E’ un piacere giocare con questi ragazzi che in allenamento si insultano scherzosamente “alla romana” ma che si vogliono un mondo di bene. In certi momenti però esser amici non porta alla vittoria, bisogna dirsi le cose in faccia e risolvere i problemi. Diciamo che ci stiamo riuscendo”. 


E di questa città che idea si è fatto? 

“La conosco bene perché ho deciso di viverci con mia moglie e di metter su famiglia (papà di due bambine e marito di Milena Stacchiotti). Purtroppo a livello sportivo mancano gli impianti, strutture adeguate. Non riesco a capire perché le istituzioni non facciano di più per garantire un adeguato sostegno a chi si impegna per lo sport di vertice e per lo sport di base. Mancano palazzetti di media capienza soprattutto nelle zone più periferiche della città dove invece sarebbe un dovere creare punti di aggregazione per i giovani, per una crescita sportiva ma soprattutto sociale. Ho giocato in Polonia dove in ogni piccolo paese ci sono impianti che permettono la crescita dei ragazzi e lo sviluppo delle attività. Inoltre a Roma si debbono fare i conti con le distanze, con il traffico, con il costo degli appartamenti, tutte situazioni che certamente non aiutano le società”.

Lasko giocatore e imprenditore, due lati della stessa medaglia

“Sono socio della palestra di Crossfit Casalotti, da poco ne abbiamo aperta un’altra. Il progetto della Roma Volley mi affascina perché va oltre il campo, vorrei in futuro con la mia nuova attività fare qualcosa nel volley e beach volley, la condizione sportiva e socio-economica di questa città è complicata in questo momento storico, ecco perché mi piacerebbe fare qualcosa che vada oltre il ruolo del giocatore. Lo sport è un grande viatico”.

Tornare a giocare dopo aver detto basta, come sta? 

“Mi sento bene e sono stimolato, è stato bello ed emozionante vincere partite dure in casa, sto dando il massimo e anche fisicamente dopo un inizio non al meglio sto bene. Voglio dare una mano a tutti i livelli, non solo in campo. La società muove i primi passi a questi livelli e deve crescere. Voglio portare la mia esperienza per aiutarla a migliorare. Il presidente Barani ha riposto la sua fiducia in me e ho voglia di ripagarlo a 360 gradi. Ma ora c’è una stagione da finire al meglio e un obiettivo ben chiaro davanti da perseguire”.
Michal combatte come un gladiatore nella sua arena, portando in alto il nome di Roma e della Roma Volley.



   La scheda

  Michal Lasko, nato l’11 marzo 1981 a Breslavia, in Polonia. Con l’Italia ha conquistato il bronzo ai Giochi Olimpici 2012, l’oro europeo proprio al PalaLottomatica di Roma, in finale contro la Russia, in una notte bellissima del 2005 e l’argento europeo nel 2011. Bronzo alla Grand Champion Cup nel 2005. Opposto mancino di 202 cm, naturalizzato italiano, figlio d’arte perché il padre Lech ha giocato nel campionato italiano. Ha esordito in serie A1 nella stagione 1999/2000 a Treviso, vincendo in due anni uno scudetto, una Coppa Italia, una Supercoppa italiana e una Coppa Campioni. Ha giocato sette anni a Verona, Vibo Valentia e due a Cuneo. In totale 13 campionati tra A1 e A2. Nel campionato 2011/12 si è trasferito in Polonia nel Klub Sportowy Jastrzębski Węgiel, mentre quattro anni dopo ha cambiato continente, andando a schiacciare in Cina per il Sichuan Volleyball. Dopo aver chiuso la stagione in B1 a Latina, nel campionato 2016/17 è andato a giocare nella Superliga russa con l’Ural. È tornato a schiacciare nella Capitale e veste con orgoglio la maglia giallorossa, ha tagliato da poco il traguardo delle 600 presenze in serie A.