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GRAB: il migliore degli anelli

Dopo il G.R.A. e l'anello ferroviario (incompiuto) Roma e i suoi sportivi potrebbero godersi il Grande Raccordo Anulare delle Bici: un circuito urbano riservato ai ciclisti, tra monumenti, parchi e quartieri suburbani, lungo quanto una maratona olimpica.

di Giuliano Giuliani

Il progetto è ambizioso ma non complicato, né costoso. Lo ha ideato un collettivo di associazioni (tra cui Legambiente, Touring Club Italiano, Rete Mobilità Nuova e Salvaiciclisti) cicloamatori, esperti e cittadini coordinato da VeloLove (velolove.it/grab). La proposta, inoltrata al Comune, è la realizzazione di un tracciato ciclabile, ininterrotto e circolare: un anello nel cuore di Roma. La pista, per ora sulla carta, correrebbe per il 70% in percorsi protetti (ciclabili esistenti, marciapiedi, parchi, ville, aree pedonali) e per il 30% in strade aperte al traffico. Se venisse realizzata sarebbe la ciclabile urbana più lunga del mondo.
I promotori sottolineano giustamente la valenza turistica di tale primato, oltre a prevedere ricadute positive sull'economia di settore, sulla vivibilità e socialità dei quartieri attraversati e ovviamente sulla sostenibilità ambientale di una via "verde" che potrebbe convincere migliaia di romani a lasciare l'auto al parcheggio. Noi di SportClub facciamo notare che il totale dei chilometri è praticamente equivalente alla distanza della maratona olimpica: 44,2 km contro i tradizionali 42,195 corsi da Filippide da Maratona ad Atene. In ottica Roma 2024 è una coincidenza intrigante.
Il tracciato è un anello abbastanza regolare: partendo dal punto più a nord, e procedendo in senso anti orario, percorre l'argine dell'Aniene quasi alla confluenza con il Tevere; prosegue lungo la via Salaria per entrare in Villa Ada; ne esce per attraversare i Parioli e Villa Borghese presso il Bioparco; proseguendo per Valle Giulia attraversa il Tevere dopo piazzale Belle Arti e prosegue sull'argine del fiume verso sud fino a Trastevere; scavalcando l'Isola Tiberina si inoltra nel Ghetto, gira dietro il Campidoglio e imbocca i Fori Imperiali verso il Colosseo; continuando passa per il Circo Massimo, le Terme di Caracalla, Porta San Sebastiano e imbocca l'Appia Antica; attraverso il Parco della Caffarella arriva sull'Appia Nuova in zona Arco di Travertino e continua verso la Tuscolana; percorrendo via dei Quintili passa per il Quadraro e Centocelle; poi Torpignattara e, attraversando Casilina e Prenestina, entra in Villa De Santis e Villa Gordiani; costeggiando la Ferrovia FL2 si arriva nel Parco Baden Powell che porta al quartiere Colli Aniene, dove si entra nella Riserva Naturale della Valle dell'Aniene che, seguendo l'affluente del Tevere per ben 14 km, ritorna verso Montesacro e via Salaria.
Il GRAB sarebbe dunque lungo poco più di 44 km, tutti in pianura; ma se si aggiungono i percorsi ciclabili interni ai parchi urbani il conto sale a 200 km di piste: un paradiso per ciclisti. La maggior parte del percorso "netto" del GRAB è già pedalabile in relativa sicurezza: 3,6 km su marciapiedi, più circa 32 km di vie pedonali, lungotevere, aree verdi e ciclabili già esistenti, che in totale coprono oltre l'80% del progetto. Altri 7 km circa (il 15% del tracciato) corrono in strade secondarie a basso volume di traffico. Restano circa 2 km di percorso strade molto trafficate, dove l'intervento urbanistico dovrà essere più impegnativo. I punti "critici" sono rappresentati da mezza dozzina di incroci e immissioni in strade trafficate, come viale Togliatti o via Tuscolana; un paio di scalinate, a Villa Ada e sull'Isola Tiberina; e ovviamente ovunque si presentano scalini e dislivelli scomodi per biciclette e mezzi per disabili.
Il progetto di percorsi, arredi e dotazioni della pista c'è già, sviluppato dagli esperti del collettivo: l’associazione Open City Roma e lo studio di progettazione Piano B Architetti Associati hanno studiato la trasformazione di quanto esiste attualmente in una pista completa; mentre l’architetto Matteo Dondé, esperto in pianificazione della mobilità ciclistica, ha calcolato il finanziamento in teoria necessario. Quanto costa? Si ipotizzano due tipi di investimento: uno a risparmio, con circa un milione di euro; e uno più risolutivo che richiederebbe da 2 a 4 milioni. Con circa 500 mila euro si posizionerebbe la segnaletica lungo l'anello, si disegnerebbero corsie ciclabili nei punti in cui la pista attraversa le strade e si adeguerebbe il percorso all'interno delle aree verdi. Con altri 400 mila euro si realizzerebbero marciapiedi e divisori per separare ciclabile dai percorsi pedonali, ed evitare così problematiche sovrapposizioni già sperimentate in altre piste romane. Raddoppiando (almeno) l'investimento, sempre secondo i proponenti, si potrebbe caratterizzare e uniformare esteticamente l'anello, dotandolo di aree sosta, installazioni utili per le bici, panchine, aiuole e così via.