Salute

MACCHIE A VISTA… D’OCCHIO

LA MACULOPATIA O DEGENERAZIONE MACULARE SENILE È UN’ALTERAZIONE DEGENERATIVA CHE COLPISCE LA ZONA DELLA RETINA DEDICATA ALLA VISIONE PIÙ FINE.


I primi sintomi che devono allarmare il paziente sono la distorsione delle immagini, soprattutto nella visione da vicino, o la presenza di una macchia nel campo visivo centrale.
Per la diagnosi è necessaria una visita oculistica con esame del fondo oculare che evidenzierà i segni caratteristici della patologia. Ma l’esame diagnostico più importante è l’OCT, non invasivo, che consente di rilevare le alterazioni maculari e confermare la diagnosi.
Nelle fasi iniziali della malattia, si consiglia uno stile di vita sano e l’assunzione di integratori alimentari a base di antiossidanti. Attualmente sono disponibili trattamenti efficaci delle maculopatie senili di tipo essudativo, caratterizzate dalla comparsa di liquido intraretinico e neovasi. Tali trattamenti consistono nell’iniezione intraoculare di farmaci anti-VEGF che contrastano la formazione dei neovasi e riducono l’edema retinico.
Le terapie sono tanto più efficaci quanto precoce è la diagnosi; è quindi fondamentale un attento monitoraggio dei pazienti attraverso controlli periodici per ravvisare i primi sintomi di un eventuale aggravamento.

DA SAPERE
La maculopatia senile interessa, nel mondo, oltre trenta milioni tra uomini e donne. Se la patologia interessa un solo occhio il paziente può anche non accorgersi di esserne affetto: l’occhio sano fa il “supplente” e, soprattutto, tra i sintomi non compare il dolore, nemmeno negli stadi più avanzati. Ultima notazione: la maculopatia non porta quasi mai alla completa cecità.

CURIOSITÀ
L’occhio, dunque, può avere le “macchie”. Parlando di macchie pensiamo a quelle sulla tovaglia, sulla camicia o altrove. Macchie colorate, coloratissime; per chi le può vedere: i gatti, ad esempio, si muovono bene di notte ma – non distinguendo i toni del rosso e dell’arancione – vedono tutto “slavato”; lo stesso vale per i cani. Dalla terra all’acqua: lo squalo, che in molti credono quasi cieco, ha una sensibilità alla luce dieci volte superiore alla nostra; colori compresi.

PERCHÉ VENIRE DA NOI
“Se ci vedo bene e non ho particolari disturbi, perché dovrei fare visite oculistiche periodiche?” Risponde Cristiano De Gaetano, oculista: “Già i neonati devono sottoporsi ad un esame sommario della vista: esiste anche una cataratta congenita. Con il passare del tempo (e dell’infanzia, l’adolescenza e poi l’età adulta), sarà bene sottoporsi a regolari controlli periodici, poiché molte patologie (ma anche il calo della vista) non siamo in grado, da soli, di ravvisarle”.

DOTT. CRISTIANO DE GAETANO Mobile: 3351416917 • Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.