Editoriale

Questa città non sa più cosa sia sia l'orgoglio e la dignità.

Parte seconda

Di Luigi Capasso.


Abbiamo troppo a cuore la nostra città per fermarsi in quello che reputiamo possa essere un semplice grido disperato, ma d'amore.

Rome in Ruins. Roma in rovina, intitola il più prestigioso quotidiano al mondo, il New York Times. La figuraccia oramai è globale, non conosce frontiere.
Le immagini dell'immondizia che dai marciapiedi invade le strade fanno il giro del pianeta e fotografano una situazione vergognosa per la Capitale di quello che tutti conoscono come il Belpeese. Ma noi trattiamo di sport e abbiamo il compito di traslare queste problematiche in quello che ci sta tanto a cuore ed è per questa ragione che accendiamo un faro su un'altra situazione paradossale, ll palazzetto dello sport di viale Tiziano.
L'impianto rimane chiuso. Fermo al palo.

Il gioiellino architettonico progettato da Marcello Fiorentini e Pier Luigi Nervi, è in attesa dei tanti agognati lavori di ristrutturazione che ancora non sono partiti. Una struttura del 1957 utilizzata fino alla scorsa stagione dal basket e dalla pallavolo.Ma ora le due squadre di pallacanestro della Capitale sono state costrette ad "emigrare" altrove, la blasonata Virtus Roma è stata obbligata a sostenere un oneroso contratto triennale con la società privata che gestisce il Palaeur, All Events.
Un palazzetto bellissimo, anche questo a firma del prestigioso binomio Fiorentini/Nervi, ma nonostante l'ottima stagione della compagine del presidente Toti, non riesce a portare sugli spalti più di 3.000 sostenitori.
L'edificio inaugurato nel 1960, ne contiene ben 11.200. Per non parlare della società nata nel quartiere della Montagnola, l'Eurobasket.

Dopo tanti sacrifici economici è riuscita in pochi anni a salire dalla serie D all'A2, ma ora deve ospitare le proprie partite casalinghe nientepopodimeno che a Ferentino, nel Frusinate. Più di un'ora di macchina che scoraggia tutti gli appassionati che avevano visto con simpatia l'ascesa di questa squadra capitolina. In estrema sintesi, due squadre di serie A2 che non possono sfruttare al meglio l'essere rappresentanti della Città Eterna e ciò vorrebbe dire maggior valore brand, migliori possibilità di successi sportivi e moltitudine di business annessi.
Una squadra della Capitale deve giocare a Roma, punto e basta. E poi c'è la Pallavolo. La Roma Volley, un altro importante progetto imprenditoriale che vuole riportare la pallavolo ai vertici che le competono. Le immagini dei trionfi della MRoma riecheggiano ancora nei cuori dei tifosi della Città Eterna, al primo posto trai i praticanti di questa bellissima disciplina. I ragazzi di coach Budani giocano a Casal Palocco in una struttura che non può ospitare più di 600 tifosi.

Immaginiamo solo se si dovessero giocare partite da promozione in Superlega. Dove troverebbero spazio i supporters giallorossi? E poi c'è il Pugilato, le Arti Marziali, la ginnastica artistica, il calcio a 5 e tutti gli sport che trovano la loro massima espressione in strutture indoor...insomma sbrighiamoci a riaprire il PalaTiziano perchè oramai è una città sull'orlo di una crisi di...Nervi.