“Gioco seriamente”

Attore di successo che spazia tra interpretazioni adolescenziali e ruoli impegnativi come quello in Cemento Armato, film duro e spinoso. Alla continua ricerca di emozioni nuove, sogna di impersonare un uomo comune che diventa un eroe affrontando le difficoltà della vita.

di Valeria Barbarossa

Classe 1981, di padre greco e madre romana. La sua continua ascesa e il suo successo lo confermano come uno degli interpreti più apprezzati ed affermati del panorama cinematografico italiano.
Nicolas perché hai scelto di fare l’attore?
Perché non lo considero un lavoro. E poi forse perché non ho voglia di crescere.
Cioè?
Perché la fantasia, le emozioni, i giochi che fai sono quelli di un bambino. Mastroianni diceva che fare l’attore è un gioco molto serio ma pur sempre un gioco e ci pagano per giocare. Il gusto vero di questo mestiere è proprio divertirsi ad interpretare persone e ruoli molto lontani da te; come quando da piccolo con i tuoi amici un momento eri un pirata, quello dopo un poliziotto, un ladro, un marinaio…
Quindi l’aspetto più bello è interpretare diversi ruoli?
No. L’aspetto più bello di questo mestiere è che ti fa scoprire cose che altri lavori non ti consentono di scoprire. L’attività di un performer è quella di superare ogni volta i propri limiti. Quando lo fai, ti trasformi e ti evolvi. Questo accade soprattutto quando parliamo di performance live: ti portano agli estremi le paure, le ansie, le incertezze; tutte le emozioni umane sono al massimo livello e quando hai finito hai scoperto qualcosa di te che prima non conoscevi. Si diventa più ricettivi e più percettivi.
Che cosa hai scoperto in particolare di te?
Il contatto con il pubblico è un rapporto che ti cambia e ti dà consapevolezza dei tuoi timori e dei tuoi limiti. Gli spettatori non sanno che le paure sono le tue, pensano siano quelle del personaggio.
Cristiana Capotondi, Carolina Crescentini e Laura Chiatti. Un aggettivo per ognuna di loro?
Le tre C! Sono attrici molto brave, le stimo, sono amiche. Carolina è adrenalina pura. Cristiana è riflessiva. Laura è un uragano.
Qual è stato il ruolo più impegnativo che hai interpretato?
Sicuramente Diego Santini in “Cemento Armato”. Il personaggio ha toccato tutte quelle corde e quelle emozioni come la rabbia, la disperazione, l’odio che, attraverso il personaggio, sono state devastanti da vivere. Tenerle dentro per 5/6 settimane è stato duro ma estremamente affascinante. Un lavoro psicologicamente ed emotivamente molto pesante.
Quando esci da un personaggio così carico emotivamente come fai poi a distaccartene?
Lo fai perché sennò diventi psicopatico. Certo, una volta che apri il cassetto in cui percepisci che cosa vuol dire odiare e uccidere, qualcosa addosso ti rimane. Sono sensazioni di Nicolas che regali al personaggio ma devi richiudere tutto in quel cassetto. L’esperienza te lo fa fare in modo repentino e veloce. Stacchi, vai in vacanza e ti concentri su altri ruoli.
Il tuo lavoro come influenza la tua vita?
Faccio questo mestiere per alzare l’asticella. Vuoi sempre di più: affrontare nuovi aspetti, sapere che cosa vuol dire essere un criminale, un uomo di potere o un timido. Io emulo qualcuno, senza imitarlo, con tutte le sensazioni che appartengono a me. Quando interpreti un criminale, vivi il personaggio e provi che cosa vuol dire. Fatto quello vuoi altro. Una volta scoperte determinate emozioni ne cerchi di nuove.
Che personaggio vorresti interpretare?
Vorrei interpretare le emozioni di persone normali. Che non siano supereroi ma che lo diventino loro malgrado. Un uomo comune che supera le difficoltà del quotidiano. Rapporti umani riconoscibili, che appartengono alla vita reale.
Il mese scorso abbiamo intervistato Paolo Ruffini con cui hai lavorato. Che cosa mi dici di lui?
Paolo è una persona molto divertente. Specialmente quando non sta registrando. Nel fuori onda esprime il meglio di sé perché non ha vincoli di linguaggio.
Un tuo pregio e un tuo difetto?
Il mio pregio è che sono paziente; il mio difetto sono incostante e mi annoio facilmente. Ho bisogno di stimoli continui.
Che sport pratichi?
Tennis e palestra.
Giochi a Padel?
Non ho ancora provato ma lo farò.
E in tv che cosa segui?
Il calcio (la Roma), il tennis, la boxe e la Moto GP.
Atleta preferito?
Il mitico Roger Federer. È il numero 1 al mondo. Vedendo il suo gioco ho l’impressione di guardare un film.