FONDAZIONE ITALIANA ENDOMETRIOSI

L’endometriosi è una patologia enigmatica: le donne che ne sono affette spesso non si sentono capite e comprese. Tale malattia coinvolge tutti gli aspetti della vita di una donna da quello personale, familiare e lavorativo, influenzando il rapporto di coppia e la capacità di procreazione. A prima vista sembra una malattia di genere perché colpisce solo le donne, ma determina forte coinvolgimento dell’uomo nella vita di coppia.  Purtroppo, i ritardi commessi in passato nella ricerca scientifica hanno rallentato lo sviluppo di cure efficaci e dei protocolli per la diagnosi precoce, importantissima per rallentare il progredire della patologia e migliorare la qualità della vita delle donne affette da endometriosi. Si tratta di una malattia estremamente diffusa in Italia e nel mondo: solo nel nostro Paese circa 3 milioni di donne soffrono di endometriosi, una su tre nella fascia di età che va dai 15 ai 45 anni, eppure si parla ancora di “malattia invisibile”. Oltre al dolore provocato dalla malattia, chi soffre di endometriosi subisce il dolore del silenzio e della scarsa informazione, a volte subisce l’indifferenza del partner e sul luogo di lavoro e per le più giovani della scuola. L’endometriosi non colpisce solo il corpo delle donne che ne sono affette: viene compromessa l’autostima, la vita familiare e relazionale, la vita di coppia, la dimensione sociale e quella lavorativa. L’accettazione psicologica del proprio stato di malattia aiuta a sviluppare uno spazio di accoglienza e di tolleranza al dolore cronico, migliorando la qualità di vita. 

È però necessario un cambio di passo: bisogna lavorare molto sull'informazione, sfatando molte interpretazioni errate e certi sensazionalismi mediatici. Sostenere la Ricerca Scientifica, deve essere un impegno di tutti, cosa che la Fondazione Italiana Endometriosi (www.endometriosi.it) fa da oltre 20 anni tramite suoi importanti programmi di ricerca. Stimolare una maggiore attenzione da parte delle istituzioni su questa diffusa malattia sociale, spesso sottovalutata, è tra i nostri compiti istituzionali, affinché la maggiore consapevolezza aiuti le donne ad avere una giusta attenzione alle loro problematiche.

Gli obiettivi da raggiungere sono molto ambiziosi, impegnativi ed importanti: una rapida diagnosi (oggi in media passano 8 anni prima di diagnosticare la malattia), evitare la cronicizzazione della patologia, stabilire percorsi di cura certi, validati e coerenti, prestare la giusta attenzione alle donne malate nel rispetto dei nostri codici deontologici e dell’individuo.

Per raggiungerli si impone un profondo impegno da parte di tutti i sanitari che operano in questo campo. Un cambiamento di mentalità è necessario e utile per facilitare i progressi che i tempi ci impongono su questa così importante malattia sociale.

 

Fondazione Italiana Endometriosi

Il Presidente

Prof. Dott. Pietro Giulio Signorile