Come ti alleno la fantasia: i libri illustrati di Balena Gobba per non smettere di sognare.

Come si allena la fantasia? Inventando storie, avrebbe risposto Rodari, maestro indiscusso della letteratura per ragazzi che nella sua “Grammatica della fantasia” ci illustrava una serie di ricette infallibili. Da quel lontano 1973, anno in cui uscì la prima edizione, il mondo è cambiato moltissimo e così pure i nostri bambini. Da bravi nativi digitali, fin dai primissimi anni sanno muoversi leggiadri sui touchpad dei dispositivi domestici, reagire agli stimoli colorati di contenuti multimediali che li possono informare o distrarre, piacevolmente e facilmente, a seconda delle necessità e delle sensibilità dei loro genitori. L’immediatezza di questi strumenti e la ricchezza dei contenuti che possono offrire è talmente ampia e seducente che, ad un primo sguardo, si darebbe per morta la letteratura per ragazzi, seppellita dalle varie applicazioni che ogni giorno vengono proposte in rete.

Eppure non è così. Dai tuffi carpiati nel mare dei sogni, fino ai voli pindarici tra le nuvole, l’immaginazione dei bambini sa articolarsi in varie forme ed ha bisogno di stimoli sempre diversi per potersi muovere con curiosità nella realtà iperattiva del mondo contemporaneo. Così, anche il bistrattato libro - meglio se illustrato - ha una sua funzione nell’aprire le porte della meraviglia verso mondi che non sono immediatamente raggiungibili con un click. Quanti da bambini si sono ritrovati a volare con Peter Pan sui tetti di Londra chiedendosi come mai Wendy e i suoi fratelli non sentissero freddo? E quanti altri hanno temuto che il naso si allungasse dopo una grossa bugia, come il Pinocchio di Collodi? Le fiabe hanno lasciato nella nostra immaginazione un segno, un’idea di luoghi, caratteri e personaggi che abbiamo ritrovato nella nostra vita: una bussola del processo creativo e progettuale che ha orientato il nostro cammino da bambini ad adulti.

Di questo sono convinte le fondatrici di una giovane casa editrice, Balena Gobba, nata nel 2020 in barba alla pandemia, che ha scelto di dedicarsi alla letteratura per ragazzi e agli albi illustrati. Per loro la magia delle storie ha un ruolo fondamentale nell’alimentare la fantasia dei bambini e dei ragazzi. Alessia Ferretti (ingegnere, insegnante e illustratrice) e Valentina Lini (restauratrice e autrice) ci raccontano la loro idea di letteratura che deve saper mettere in moto le emozioni, rinunciando a volte ad essere “educativa” a tutti i costi.

L’aspetto giocoso è uno tra i più critici del mondo della lettura e non è un caso che i bambini smettano di considerare i libri un intrattenimento quando gli adulti non leggono più per loro.  “Quando abbiamo deciso di realizzare il nostro primo albo illustrato, La Principessa d’Ombra, ci siamo chieste cosa sarebbe rimasto ai bambini di questa storia” ci racconta Alessia. “Il libro racconta la nascita leggendaria del teatro delle ombre cinesi. Tutti abbiamo giocato con le ombre sui muri. Poter associare luoghi e volti di una storia all'esperienza di ciascuno permette di aprire una porta tra universi: quello reale e quello fantastico. Credo che sia questa la vera magia delle storie”.

La ricerca nei disegni, ispirati ad antichi dipinti cinesi, delle ambientazioni e delle simbologie dell’epoca, ci catapulta in un mondo sconosciuto ma anche accessibile perché pensato per essere scoperto un poco per volta, per letture successive, dall’occhio attento dei bambini ed educarlo ai colori e all’arte. “Il bel disegno attrae l’attenzione ma non è slegato dal contenuto; nelle nostre storie cerchiamo sempre di proporre la narrazione per immagini come complementare alla storia e non come decorazione” continua Alessia. “Ci sono libri più complicati, come il Diavolo sul Ponte, dove il testo è una ballata in versi e racconta la leggenda del Ponte del Diavolo sull’isola veneziana di Torcello. In questo caso, la storia è impegnativa, così come il testo che parla di un patto con il diavolo, ed è destinata a ragazzi più grandi. Una sperimentazione che ci siamo proposte di portare avanti per rieducare l’orecchio dei ragazzi alla musicalità della poesia e della nostra bellissima lingua.”

La poesia entra preponderante nell’albo scritto e illustrato da Samantha Torri, dal titolo giocoso “Tanaliberatutti!”, per diventare ninnananna nell’albo-gioco “Ninnananna dei pesci di carta” di Valentina Lini. Spiega ancora Alessia: “Si tratta di una scelta precisa, quella di riportare i bambini a giocare con le parole, con le immagini: attività che sempre meno i ragazzi sanno fare in autonomia, abituati come sono a giocare solo con giochi già strutturati e preparati dalle applicazioni o dagli insegnanti. Quanto spazio diamo alla fantasia nell’educazione dei bambini rispetto a quanta ne diamo all’attenzione o alle capacità logiche e deduttive? Da ingegnere dico: pochissima. Invece la fantasia, come diceva Rodari, è fondamentale anche per poter solo immaginare qualcosa che non esiste”.

Da questa convinzione nascono storie di profumi e animali mitologici come il capodoglio, legati in maniera sorprendente nell’albo “Il dono della balena”, scritto da Valentina Lini e illustrato da Annaviola Faresin; ma anche le avventure bizzarre di un bambino con un papà un po’ speciale nell’albo “Cos’hai nella testa papà?”, scritto e illustrato da Matteo Gubellini e una storia noir che parla del ciclo della vita, “E fu sera e fu mattina”, del giovanissimo autore Giovanni Berton.

Sono tutte storie curiose che non possono essere dimenticate, come la balena gobba, la megattera. Un cetaceo brutto e strano all’apparenza, ma capace di danzare cantando dolcemente tra le onde. Quante altre cose ci riserverà questo curioso animale? Ci risponde Alessia: “C’è un solo modo di scoprirlo, seguite la gobba!”.