Motori

Arriva la nuova C4 Cactus

Tutte le caratteristiche della nuova versione della berlina Citroën che arriverà a fine marzo nelle concessionarie.

di Giuliano Giulianini

La nuova C4 Cactus sta per arrivare negli autosaloni. Entro la fine di marzo Citroën consegnerà i primi modelli alle concessionarie italiane, anche se le ordinazioni sono partite da febbraio. L’auto che, nella versione precedente aveva fatto entrare il termine “airbump” nel vocabolario delle quattro ruote, si rinnova nell’estetica e nella meccanica. Sono proprio i “respingenti” laterali la maggiore novità della Cactus: mentre prima caratterizzavano prepotentemente il look della berlina, nella versione 2018 sono meno evidenti, ridotti a una fascia bassa, lungo le portiere. La carrozzeria, per il resto, è simile al recente passato, anche se la mascherina del radiatore, che integra il logo Citroën, allungato e cromato, fa assomigliare sempre più la C4 alla sorella C3. Visto il successo di quest’ultima, non ci sembra una cattiva idea. Completano il restyling esterno nuovi fari diurni a led e quelli posteriori con effetto 3D. Le combinazioni di colore della carrozzeria sono ben 31, con 9 tinte (Polar White, Obsidian Black, Platinium Grey, Cumulus Grey, Sport Red, Olive Brown, Emerald Blue, Pearl White, Deep Purple) e 4 “pack color” (Glossy Black, Silver Chrome, Anodised White e Anodised Deep Red). A ciò si aggiungono quattro opzioni di cerchi in lega, per una personalizzazione più ricercata.
Dentro l’abitacolo si ritrovano le forme geometriche rettangolari, quasi scomparse dalle portiere: i sedili sono stati ridisegnati secondo quello stilema, e riprogettati con lo scopo di migliorare il comfort. Vengono proposti in cinque combinazioni di colore abbinate anche ai rivestimenti. Di serie c’è l’accoppiata grigio rossa; in alternativa le soluzioni “Metropolitan Red” (beige e rosso scuro), “Wild Grey” (su diversi toni di grigio), “Hype Grey” (grigio e pelle nera per i sedili) e “Hype Red” (beige e rosso scuro con uso di nappa e alcantara per i sedili). Il cruscotto presenta tutta la strumentazione in versione digitale e un display da 7” touch pad capacitivo di serie. Dal punto di vista della sostanza la Cactus punta molto sulle nuove sospensioni PHC (Progressive Hydraulic Cushions) per le quali sono stati depositati venti brevetti; su tre tecnologie di connettività (il navigatore, il collegamento a una centrale di assistenza e il software per usare le app dello smartphone sul display dell’auto); e su ben dodici ausili alla guida. Il guidatore può infatti contare su: frenata automatica d’emergenza; riconoscimento dei limiti di velocità che riconosce i cartelli stradali; avviso di superamento involontario della linea di carreggiata; “Coffee Break Alert” dopo due ore di guida a più di 65 km/h; allerta per il calo di attenzione; sistema di sorveglianza che avvisa sul retrovisore della presenza di veicoli negli angoli morti; park assist: telecamera di retromarcia; hill assist per le partenze in salita; “Cornering Lights” che orienta un fascio di luce all’interno delle curve; apertura e accensione keyless; “Grip Control” con le opzioni “neve”, “fango”, “sabbia”, “standard” e “ESP OFF”.
Quattro le motorizzazioni: PureTech benzina da 110cv, anche in versione automatica; PureTech da 130cv; e BlueHDi diesel da 100cv, che da ottobre sarà disponibile anche con il cambio automatico, potenziato a 120cv. Gli allestimenti disponibile sono “Live” (base), “Feel” e “Shine” (top).