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2018: ALFA ROMEO TORNA IN FORMULA 1

Dopo 30 anni di assenza, nel 2018 tornerà a gareggiare in Formula 1 un marchio che ha fatto la storia di questo sport: Alfa Romeo.

di Fabrizio Lubrano Lavadera

Una partnership pluriennale con Sauber che scatterà dalla prossima stagione, annunciata dallo stesso team svizzero, segnerà il ritorno del “Biscione” nella classe regina delle corse automobilistiche. Alfa Romeo sarà anche il principale sponsor della scuderia e il nome della squadra muterà in Alfa Romeo Sauber F1 Team.
Palesemente soddisfatto, Marchionne ha commentato: “È un passo significativo nella ristrutturazione del marchio Alfa Romeo, che tornerà in F1 dopo un’assenza di 30 anni: è un marchio storico che ha contribuito a fare la storia di questo sport”, promettendo poi che “i tifosi dell’Alfa Romeo avranno l’opportunità di supportare una casa automobilistica determinata a scrivere un nuovo entusiasmante capitolo nella sua storia sportiva unica e leggendaria.”
Era dal 1988 che Alfa Romeo mancava nel circus. Per capire l’importanza storica del marchio di FCA basti pensare che i primi due campionati del mondo di Formula 1 disputati (1950 e 1951) sono stati vinti da Nino Farina e Juan Manuel Fangio, piloti leggendari che sferzavano l’aria grazie ai bolidi della casa torinese. Modelli come la 158 sovralimentata e la 159, costruite esclusivamente con materiali e tecnologie pre-belliche, simboli di trionfi ottenuti con mezzi economici esigui. Dopo le vittorie, però, il ritiro: a causa della concorrenza di altre importanti scuderie, Ferrari in testa. L’IRI, l’ente pubblico allora proprietario della scuderia, dovette incassare il rifiuto del governo italiano al finanziamento di un nuovo modello di vettura.
Il ritorno è datato 1961. Alfa Romeo si limitò però a fornire il motore a scuderie minori quali LDS, Cooper e De Tomaso. Solo negli anni ’70 le collaborazioni con la McLaren prima (seppur fallimentare) e con la Brabham di Bernie Ecclestone poi, resero onore alla storia del “Biscione”. Tuttavia, fu solo nel 1979 che si propose nuovamente come costruttore, anche se con risultati non eccelsi: il miglior piazzamento fu un anonimo 6° posto nel campionato costruttori del 1983.
Durante gli anni ’80, aperti dalla tragica morte di Depailler nei test per il Gran Premio di Hockenheim, alcuni importanti driver come De Cesaris, Patrese e Andretti guidarono una Alfa Romeo, che fornì fino al 1988 i motori ad una squadra minore, la Osella, prima del definitivo ritiro. E oggi, dopo 30 anni esatti d’attesa, un nuovo ritorno.
Che sia un ritorno da protagonista o da semplice comparsa, vedere il suo marchio e il suo nome impressi su una monoposto di F1 rievoca immagini in bianco e nero ormai sbiadite e perdute nella memoria. Fotogrammi di un tempo in cui Farina e Fangio facevano il vuoto. Tempi e giorni che Alfa Romeo sogna di rivivere, in una storia tutta da scrivere.