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GOD SAVE THE BIKE

Union Jack Roma: il fascino british della moto

Tutto ci si può aspettare a Roma, in un quartiere dove i toponimi sono "Furio Camillo", "Villa Lazzaroni" o "largo Orazi e Curiazi", tranne di svoltare un angolo e ritrovarsi in un garage inglese. Eppure è ciò che accade a via Muzio Scevola, di fronte al cinema Trianon. In questo periodo proprio un manifesto del cinema funge da presagio: Daniel Craig, nei panni di 007 e in posa da agente segreto, guarda proprio in direzione di Union Jack Roma dove, attraverso le vetrine, si intravede una grande bandiera britannica. Entrando si percepisce subito di non essere nella solita concessionaria di motociclette: su un pavimento elegante che ricorda i sampietrini poggiano le ruote una decina di aristocratiche moto inglesi, tutte cromature lucenti, colorazioni eleganti, strumentazioni a lancette, selle trapuntate e tanto fascino neoclassico. Ma non si tratta di reperti antichi o moto storiche; è il rampante segmento vintage o "heritage", come si dice nell'ambiente, del mercato delle due ruote: moto moderne, tecnicamente aggiornate a normative e soluzioni contemporanee, che mantengono un'estetica e una filosofia classiche. Competano il quadro del luogo: caschi e giacche di pelle e cuoio alle pareti; accessori di classe nelle vetrine nelle vetrine; magliette, foulard, occhialoni e, in un angolo tre poltroncine e un tavolino che invitano a fermarsi per un caffè... o un tè? Ma qui non si fa solo salotto e soprattutto non si guarda solo al passato: si migliora, si personalizza, ci si confronta, si ripara e soprattutto ci si mette in moto. Insomma lo sguardo porta sempre alla strada che è fuori, e che porta lontano.

Qual è la storia di questo posto? Ne parliamo con Massimo Zauli, uno dei soci di Union Jack Roma.
Il negozio è nato dall’idea di Domenico Ferri di far conoscere le Royal Enfield ad un pubblico più vasto. Ha iniziato nel 2007 ad occuparsi del marchio, e per circa 6 anni ha portato avanti da solo l’idea che aveva sin dall’inizio: una concessionaria di moto che esulasse dal concetto classico di mero commercio. Ha creato quindi un luogo dove i clienti e gli appassionati possono venire per passare del tempo in compagnia a parlare di quello che più preferiscono, in un clima amichevole e familiare. Nel 2013 è entrato sono entrato nella società per iniziare un processo di ampliamento della Union Jack Roma. Lo stesso anno ha portato anche un collaboratore d’eccezione, ovvero Fabrizio Farinelli (ai più noto come "il Direttore") con il compito di gestire e dirigere verso una maturità più solida il negozio. Nel corso di soli due anni sono riusciti ad ampliare Union Jack Roma investendo in altri marchi oltre a Royal Enfield: Norton, Mash e per ultime le SWM. Durante lo scorso inverno si è aggiunto anche Matteo Capuano che, da cliente, è passato ad essere socio: anche lui ha fermamente creduto nel progetto, riconoscendo la voglia di mantenere il negozio sempre fedele alla passione di fondo per le moto che è alla base del lavoro di tutti noi. Infine nel corso di Motodays 2015 (l'annuale fiera romana dedicata alle due ruote, ndr.) Union Jack Roma, in collaborazione con Enrico Vecchi, ha finalmente intrapreso il progetto dell’apertura di un'officina propria, basata su tutti quei concetti di passione e professionalità, fondando così l’Union Jack Garage.
Perché avete scelto il segmento delle moto heritage e soprattutto british?
Semplice: sono marchi con un grande fascino, poi Royal e Norton vantano una tradizione motoristica centenaria ed un gusto tutto britannico che le rendeno ancora delle moto con un’anima.
Queste moto hanno un'anima?
C’è il piacere della moto per quello che è: semplice meccanica e passione. Sono moto facili, oneste, sai che possono essere capricciose alle volte, ma sai anche che con loro, e per loro, proverai sensazioni che diffilmente potresti provare con altre.
Al salone di Milano sono uscite delle novità.

Si tratta soprattutto di nuove colorazioni sia per Royal che per Mash, attendiamo novità più sostanziose per il finire del prossimo anno.
Chi sono i vostri clienti, che cosa cercano e che cosa trovano?
Rispetto a qualche anno fa, abbiamo una clientela più variegata, l’età media si è sensibilmente abbassata e stiamo notando con piacere che sempre più ragazzi si affacciano al mondo delle moto, ma con modelli più umani e meno robotici. Inoltre, anche molte signore decidono di regalarsi una nostra motocicletta: siamo davvero molto felici di avere parecchie clienti.
Intorno all'Union Jack c'è anche una discreta vita sociale: raduni, cene, gite in comitiva.

Cerchiamo di inserire sempre il tempo da dedicare ai nostri clienti, tra tutti i nostri impegni lavorativi, che sia per una gita fuoriporta o per il nostro classico appuntamento il sabato mattina in concessionaria. Il cliente qui ci cerca e viene cercato; siamo persone prima di tutto: tentiamo di costruire con tutti un bel rapporto di amicizia e stima reciproca, visto che in fin dei conti siamo tutti appassionati e motociclisti.

Personalmente che moto possiedi?

Una Royal ovviamente. classic
E che moto sogni?
La Dominator della Norton.
Parlando di sogni, c'è tutto un universo di motociclisti che vengono da voi per personalizzare la propria moto.
La personalizzazione oggi è diventata una prerogativa di tanti. Grazie alla nuova officina, noi abbiamo ora più possibilità di creare moto sempre più su misura per il cliente: ovviamente lo consigliamo nel momento in cui decide di rendere unica la sua moto, ma lasciamo comunque a lui le redini di un progetto che dall’inizio alla fine sente proprio. Si sviluppa uno scambio reciproco di desideri e sogni che rende felice sia chi fa la moto, sia chi se la porta a casa. Non c’è volta che non rimaniamo affezionati ad ogni singola moto che realizziamo.