Motori

Bugatti Vision Gran Turismo, dal virtuale al reale

Una Bugatti per tutti…ma solo in digitale. Anche se nel design di quest’auto si intravede qualcosa di più!

Di Giuseppe Gomes

Era il 2013 quando nei negozi di videogames arrivava l’attesissimo sesto capitolo della saga Gran Turismo, “the real driving simulator”. Tralasciando le ottime doti grafiche e simulative del titolo marchiato Polyphony la cosa più interessante di questo capitolo era la presenza di concept car esclusive di svariati marchi, tra i quali Mercedes, BMW, Mazda, etc etc. Questa serie di modelli sono accomunati dalla possibilità per gli ingegneri e i designer di potersi sbizzarrire, uscendo dagli schemi “classici” di progettazione che richiedono le auto moderne: a riguardo ne è un esempio lampante il modello proposto da Chaparral dotato di un propulsore a laser. Con questo spirito Bugatti ha atteso il 66° Salone dell’auto di Francoforte per presentare la sua meravigliosa creatura, in veste sia digitale sia reale con una show-car veramente spettacolare.

Tra passato e presente
Il momento scelto da Bugatti per presentare “in carne e ossa” il suo modello digitale non è stato assolutamente casuale. A seguito della vendita di tutti i 450 veicoli della serie Veyron, il mostro da oltre 1.000 cavalli che ha fatto incetta di premi, il modello Vision GT rappresenta un nuovo capitolo nella storia del marchio di lusso, che culminerà con la presentazione della nuova supersportiva Bugatti. Questa fase tra il “vecchio e il nuovo” è stata perfetta per presentare un’auto che in sé racchiude il passato e il futuro del marchio francese, tanto da diventare una prima chiave di lettura del futuro design nei modelli Bugatti. Se il richiamo al futuro è abbastanza chiaro, basti vedere i fari a led e le tante appendici aerodinamiche, quello al passato richiede un’analisi più approfondita.

L’omaggio al passato
Questa supercar virtuale nasce dal desiderio dei designer e ingegneri di tornare ai fasti sportivi del marchio, con un chiaro richiamo verso le vittorie del 1937 e 1939 alla 24 ore di Le Mans, portando nelle case degli appassionati un’auto sviluppata solo ed esclusivamente per le corse. Nonostante la vettura proposta non abbia nulla a che vedere con i modelli stradali, in Bugatti la cosa più importante è stata renderla il più possibile riconoscibile, nonostante le sue linee più aggressive ed estreme che richiede un’auto da corsa, senza abbandonare il classico colore blu. Obiettivo ampiamente raggiunto, già solo guardandola lateralmente risalta la classica linea Bugatti, oppure il “ferro di cavallo” sulla griglia anteriore. Ancora più sorprendente è stato lo sviluppo dei particolari aerodinamici; tutte le appendici, la grossa pinna centrale (elemento distintivo per le Bugatti, che ha avuto origine sulla mitica Tipo 57 Atlantico dal 1936), l’alettone posteriore, etc., sono elementi che hanno una funzione reale, il che ha richiesto una stretta collaborazione con gli ingegneri Bugatti utilizzando una tecnologia all’avanguardia e frutto di precise analisi aerodinamiche. Anche gli interni sono stati sviluppati intorno alla natura sportiva della macchina, con display, indicatori e comandi facilmente raggiungibili dal pilota.

Un premio per i fans
Uno dei grandi problemi delle supercar è la loro inaccessibilità. Quante volte saremmo voluti salire, provare, supercar irraggiungibili? È stato proprio con un occhio di riguardo per questi appassionati che la Bugatti si è gettata in questo progetto, sviluppando la prima Bugatti per tutti. “Il team di design Bugatti lavora normalmente solo per una cerchia esclusiva e molto distinto di clienti del marchio. Ora Bugatti Vision Gran Turismo ci ha dato la possibilità, per la prima volta, di fare qualcosa di speciale per i nostri tifosi”, ha detto Achim Anscheidt, il capo del design Bugatti aggiungendo: “Quando il target cresce improvvisamente da 450 proprietari di Veyron a diversi milioni di fan, ed è composto da giocatori e appassionati ad alte prestazioni, è una situazione molto intrigante. Ci siamo divertiti un sacco con questo progetto”. Anche il presidente Bugatti, Wolfgang Dürheimer, si è espresso su questa macchina in maniera inequivocabile. “Questo progetto rende il nostro marchio accessibile a milioni di fans della Bugatti sparsi per il mondo, per ringraziarli della loro fiducia”. Che cosa fare per averla? Vi basterà una Play Station 3 con la vostra copia di Gran Turismo 6, un joypad e 2.000.000 di crediti all’interno del gioco per poter sfrecciare con questo bolide sui vostri circuiti preferiti.