Moda

Ritorno alla normalità

Per molti le ferie sono già un ricordo, ma con la fine del mese lo saranno certamente per tutti. E si torna a ricercare l’eleganza nel vestire quotidiano…

di David Di Castro

L.B.M. 1911
Un equilibrio fra tradizione sartoriale e nuove tendenze: questo è lo spirito che anima questa collezione firmata L.B.M. 1911. Tessuti, freschissimi e quasi impalpabili, sono il frutto di una lunga e attenta ricerca.
Tra le novità assolute nelle proposte tinto capo, una lussuosa mischia cotone lino mohair e un esclusivo raso fiammato effetto shantung in cotone–lino. Cotone–seta, cotone lino e puro cotone, morbidi e leggeri, sono declinati in trame ed armature sottili, oppure impreziositi da raffinate stampe (esterne, interne o semplicemente sul sottocollo), con disegni floreali o gusto cravatteria, sempre soffusi e delicati. Il colore predominante è il blu, esplorato in tutte le sue tonalità, in particolare, bluette, blu elettrico e blu Mediterraneo (o open blue), una nuance al contempo ricca e soft, cui si aggiungono i toni naturali, come i brown e i light brown.

 


 

 

Carlo Pignatelli
È la sobrietà a caratterizzare questa collezione. Sobrietà tipica del gentleman, anche quello più moderno. In pratica, il cliente tipo di Carlo Pignatelli, che ha presentato una collezione sartoriale nelle finiture e attuale nella immagine. È un mondo seducente, quello immaginato dallo stilista, in cui spiccano abiti e accessori che rendono l’uomo sofisticato nelle occasioni speciali e che sono capaci di trasformare in indimenticabile l’attimo del presente grazie alla continuità con il passato e con la tradizione. La ricerca della perfezione passa attraverso un’eleganza intramontabile e timeless: la collezione fa della raffinatezza delle materie prime il suo punto di forza, con uno stile misurato e innovativo nel suo insieme. Il ricorso ad una palette sofisticata, è parte integrante del concetto e comprende nuance classiche e di tendenza per  renderlo luminoso.

 


 

 

Manuel Ritz
Un’eleganza irriverente esaltata da colori irriverenti. Lo stilista rilancia un must che era già tale alla fine del settecento e dettava regole nell’abbigliamento degli uomini: il gilet abbinato alla giacca nei tessuti texture e colori, arricchito da catene per orologi da taschino che vengono qui reinterpretate e usate per i pantaloni. Vestibilità slim e tonalità preferibilmente accese come fucsia e verde che troviamo su fantasie a quadri, ma anche tanto blu nelle sue variazioni di nuance dal bluette al navy, e colori caldi come beige, bruciato e rame.

Nell’evening sia che si parli di tuxedo o di blazer due bottoni, alla tinta unita della giacca sia associa l’abbinamento rever e gilet damascati.