Così costruiamo il futuro del Taekwondo
– di Angelo Cito
Intervista al Presidente della FITA – Federazione Italiana Taekwondo
Da giovedì 30 maggio a domenica 2 giugno, il Foro Italico di Roma ha ospitato un evento straordinario, gratuito e aperto a tutti, che ha celebrato lo sport, la passione e i valori: il Kim & Liù 2025 e l’Olympic Dream Cup.
Un appuntamento attesissimo che anticipa idealmente il World Taekwondo Grand Prix, in programma nella Capitale nel 2026 e 2027, quando i più grandi campioni internazionali saliranno sullo stesso palcoscenico. Ma prima ancora dei campioni, sono arrivati i sogni. Tra le principali novità, ha fatto il suo esordio al Foro Italico il Virtual Taekwondo, una disciplina che fonde la tradizione marziale con l’innovazione tecnologica.
Presidente, partiamo dalla scelta del Foro Italico come sede del Kim & Liù e dell’Olympic Dream Cup.
«Abbiamo scelto ormai da anni di portare il nostro evento più importante per i giovanissimi, insieme alla Coppa Italia delle Regioni, nel luogo simbolo dello sport italiano perché riteniamo che anche lo sport di base meriti la cornice più prestigiosa. È un messaggio chiaro per le nuove generazioni: i bambini che calcano questi spazi devono poter sognare in grande».
Kim & Liù e Olympic Dream Cup non sono soltanto competizioni. Cosa rappresentano per la Federazione?
«Racchiudono la nostra visione: uno sport accessibile, formativo, radicato nei valori olimpici di rispetto e inclusione. Il Taekwondo, per noi, è questo. È ciò che i bambini vivono come gioco, ma anche ciò che forma le nostre squadre nazionali. È una disciplina capace di interpretare il presente, accompagnandolo nei suoi cambiamenti, sia attraverso la tecnologia che con la forza dei nostri valori».
Quattro giorni intensi e numeri da record. Qual è il bilancio dell’edizione 2025?
«Ogni anno alziamo l’asticella, e questo è merito degli atleti, dei tecnici, delle famiglie e di tutto lo staff. Anche quest’anno abbiamo superato i nostri numeri: migliaia di persone hanno affollato il Foro Italico, e il numero delle iscrizioni ha segnato una nuova crescita rispetto alle edizioni precedenti, segno del costante interesse e del desiderio di partecipazione che anima il nostro movimento.
Il Villaggio allestito per l’occasione è diventato il cuore pulsante dello sport: un luogo d’incontro tra bambini e campioni, tecnici e istituzioni, innovatori e appassionati. Le tribune gremite, le aree interattive, le spettacolari esibizioni del CIAO Team, gli stand delle Regioni e le numerose attività collaterali hanno reso questa edizione una vera festa dello sport giovanile e dell’identità territoriale.
E ci ritroveremo proprio qui, l’anno prossimo, con il ritorno del Roma Grand Prix, che porterà nella Capitale i migliori atleti del mondo in una delle tappe più affascinanti del circuito internazionale».
Guardando avanti, tra le novità ci sono anche i progetti Virtual Taekwondo e Next Gen.
«Si tratta di un’iniziativa ambiziosa, ma necessaria. Se vogliamo intercettare le nuove generazioni, dobbiamo dialogare con il loro mondo. Sport e tecnologia non sono in contrasto, anzi: unendo la passione per il digitale all’attività fisica possiamo costruire nuove strade per coinvolgerli.
Ad arricchire l’evento, infatti, è stato il WT Onsite Match Operator Certification Program, il primo corso mondiale ufficiale per operatori di Virtual Taekwondo, organizzato da World Taekwondo. Dopo due giornate intense di teoria e pratica, i partecipanti hanno affrontato i test finali, gettando le basi per una disciplina che debutterà ufficialmente nel 2027 agli Esports Olympics di Riad.
È un progetto che guarda al futuro e che offre nuove modalità di fruizione dello sport: più accessibili, inclusive e in sintonia con le nuove generazioni. A Roma stiamo aprendo una nuova era in questo senso. E sono certo che sarà solo l’inizio».
Un progetto che guarda lontano
L’edizione 2025 del Kim & Liù e dell’Olympic Dream Cup rappresenta dunque molto più di un appuntamento sportivo: è la fotografia di un movimento in continua evoluzione, capace di rinnovarsi senza perdere la propria identità. Un movimento che investe sull’educazione sportiva, sulla coesione sociale, sulla crescita dei giovani e sulla costruzione di un futuro sempre più dinamico, aperto e globale.
La presenza al Foro Italico di migliaia di giovani atleti, famiglie e appassionati, la partecipazione attiva delle Regioni, il coinvolgimento di istituzioni e partner internazionali, e l’introduzione di progetti innovativi come il Virtual Taekwondo, sono la testimonianza concreta di una Federazione che guarda avanti, costruendo ponti tra generazioni, culture e linguaggi.
«Il nostro obiettivo – conclude il Presidente Cito – non è soltanto quello di organizzare eventi, ma di creare esperienze formative che restino nel tempo. Ogni bambino che ha calciato un campo di gara in questi giorni porta con sé un’emozione, un sogno, una possibilità. Noi lavoriamo perché quei sogni non restino illusioni, ma diventino percorsi, strumenti di crescita personale e sociale. Questo è il senso più profondo del nostro impegno. Il Taekwondo non è solo uno sport: è un modo di essere, di stare nel mondo, di immaginare il domani».
E proprio da questa visione condivisa – che mette al centro la persona, la comunità e la capacità di innovare restando fedeli ai valori olimpici – prende forma il futuro del Taekwondo italiano. Un futuro che parte dai bambini, attraversa le piazze dello sport, abbraccia la tecnologia e si proietta, con coraggio e responsabilità, verso le grandi sfide internazionali.