LE 12 BARCHE PIÙ STRANE AL MONDO

Si ringrazia OrmeggiOnline

 

Come accade in moti altri settori, anni di ricerca, studio, tentativi e perché no anche di mode, hanno portato le barche ad uniformarsi secondo criteri ben precisi. Una prua appuntita, un albero, randa e fiocco, uno o più scafi con rapporti ben precisi, motori diesel… Tutto questo è “normale” ma per fortuna, come si suol dire il mondo è bello perché vario e qualcuno, per motivi di ricerca, per battere un record, per denunciare ingiustizie o semplicemente per farsi pubblicità decide sempre di rompere gli schemi.

Da alcune di queste menti stravaganti sono nate le barche più strane al mondo e soprattutto funzionanti, scopriamole.

A

“A” è uno yacht di lusso disegnato da Philippe Starck e Martin Francis, costruito da Blohm + Voss in Germania. È stato commissionato nel novembre 2004, e varato nel 2008 al non confermato costo di $300 milioni. Con una lunghezza di 119 metri e un dislocamento di quasi 6,000 tonnellate, è uno dei più grandi yacht al mondo. Il nome “A” deriva dalle iniziali dei suoi due proprietari, Andrey e Aleksandra Melnichenko.

TÛRANOR PLANET SOLAR

Tûranor PlanetSolar è la nave solare più grande al mondo ed è stata il primo veicolo elettrico a energia solare a circumnavigare il globo. Voluta dall’eco-imprenditore Raphael Domjan per dare un forte messaggio contro lo scioglimento dei ghiacciai, è stata varata il 31 marzo 2010. Il nome Tûranor, derivato dal romanzo Il Signore degli Anelli, significa “il potere del sole”. L’imbarcazione è ricoperta da oltre 500 metri quadrati di pannelli solari con una potenza nominale di 93 kW, I pannelli generatori sono a loro volta collegati a uno dei due motori elettrici dislocati in ognuno dei due scafi. È stata costruita interamente in materiale composito, la sua carena è in grado di ospitare fino a 200 persone, e può raggiungere una velocità massima di quattordici nodi. La barca può navigare sia di giorno che di notte grazie ad enormi batterie.

ADY GIL

Ady Gil, varato nel 2006 con il nome di Earthrace, è stato concepito per l’ambizioso obiettivo di circumnavigare il globo con un mezzo a basso impatto ambientale. Era infatti equipaggiato con una coppia di motori alimentati a biodiesel. Nel 2009 venne acquistato dalla Sea Shepherd, organizzazione ambientalista non-profit, e ribattezzato Ady Gil. Veniva utilizzato per operazioni di disturbo nei confronti delle baleniere giapponesi ed è proprio durante una di queste azioni, nel 2010, che è entrato in collisione con una nave e colato a picco.

MV BRIGITTE BARDOT

MV Brigitte Bardot è formato da uno scafo centrale lungo 35 m, stabilizzato da una coppia di scafi molto più piccoli ai lati. La barca, progettata da Nigel Irens, è stata costruita con lo scopo di circumnavigare il mondo in meno di 80 giorni e varata nel 1998 con il nome “Cable and Wireless Adventurer” . L’obiettivo venne raggiunto sempre nel 1998, quando MV Brigitte Bardot stabilì un nuovo record di circumnavigazione del globo con 74 giorni, 20 ore, 58 minuti. Nel 2010 la nave è stata acquisita dalla Sea Shepherd, sempre per sfidare le baleniere e venne rinominata MV Gojira (Godzilla). Nel 2011 i detentori del copyright di Godzilla accusarono la Sea Sheperd di aver violato il copyright e la costrinsero a cambiare il nome della nave. Brigitte Bardot è il nome che porta tutt’oggi, in onore dall’attrice, cantante e modella francese.

PRYSMIAN ITA 747

Prysmian ITA 747 è ormai nota per essere la barca con la prua tonda utilizzata dal velista Giancarlo Pedote per l’ultima edizione della Mini Transat. Il prototipo fu disegnato da David Raison nel 2009 e varato nel 2010 per partecipare alla Mini Transat del 2011 (che vinse). La prua, ispirata agli scows americani, permette di ottenere una potenza superiore del 20% rispetto agli altri Mini, senza aumento del peso o della superficie bagnata.

HYDROPTERE

Dal greco hydros (acqua) e ptère (ala), Hydroptere è un trimarano con i foils. Queste ali che spuntano da sotto gli scafi permettono alla barca di sollevarsi completamente dall’acqua e di raggiungere sorprendenti velocità grazie alla drastica riduzione dell’attrito con l’acqua. Quando Hydroptere è in volo sono a contatto dell’acqua soltanto 2,5 m2 a reggere le 7,5 tonnellate di barca e questo permette di raggiungere una velocità doppia rispetto a quella del vento! Hydroptere è stato voluto, progettato ed è tuttora timonato dal visionario Alain Thebault (classe 1962) ma l’idea originale va attribuita a suo padre Eric Tabarly.

VESTAS SAILROCKET

Il Vestas Sailrocket è stato costruito appositamente per conquistare il record di velocità a vela. Il suo capo progetto Paul Larsen è anche il pilota dell “imbarcazione” mentre lo sponsor è il produttore di turbine eoliche Vestas. Nel 2008 la prima versione ha raggiunto la velocità non ufficiale di 52,22 nodi, prima di schiantarsi. La seconda versione, Vestas Sailrocket 2, detiene tutt’ora i record di velocità a vela su un miglio nautico e su 500 m, con un picco di velocità massima a 68,01 nodi.

MALTESE FALCON

Il Maltese Falcon costruito da Perini Navi, è un veliero unico al mondo e uno dei più grandi yacht a vela di proprietà privata (88m di lunghezza). Definirla “strana” potrebbe sembrare un insulto a questo gioiello del design italiano ma non è così, è proprio la sua particolarità che la rende così bella. La nave ha quindici vele quadre, alloggiate all’interno dei tre alberi in fibra di carbonio, che sono in grado di ruotare. Grazie alla tecnologia all’avanguardia appliccata il Maltese Falcon può essere condotto da una sola persona (anche se di fatto possiede un equipaggio permanente di 18). Il Maltese Falcon, varato a Valletta nel 2006, è attualmente adibito a charter di lusso (con costi di oltre 400.000 a settimana).

ADASTRA

Adastra è un trimarano di 140 piedi, costruito da McConaghy Boats per una coppia di esperti navigatori oceanici. Adastra garantisce un alto livello di comfort, bassi consumi di carburante ed un eccellente stabilità. Il progetto deriva chiaramente da quello di “Earthrace” e “Cable and Wireless” ma è stato adattato per diventare uno yacht di lusso. Adastra offre alloggi confortevoli per nove ospiti e fino a sei membri dell’equipaggio. La sovrastruttura è in fibra di carbonio, lo scafo è in sandwich di vetro/Kevlar e schiuma. Anche gli interni sono stati progettati in maniera tale da ridurre più possibile il peso.

MAR PROTEUS

Il MAR Proteus è un watercraft sperimentale sviluppato da Marine Advanced Research e capitanato Ugo Conti. A causa delle sue quattro zampe, che collegano la sovrastruttura agli stabilizzatori, la nave si è guadagnata il soprannome di “The Ship Spider” o “Spider Boat“. La nave usa ammortizzatori in titanio per assecondare il movimento delle onde nel mare, piuttosto che “bucarle”. Questo metodo dovrebbe teoricamente consentire alla nave di muoversi più velocemente attraverso l’acqua e bruciare meno combustibile.

FIPOFIX

Fipofix, che prende il nome dal suo sponsor sembrerebbe una barchetta da regata oceanica “normale”, finche non si scopre che è stata costruita con fibre di lava. Il giovane austriaco, Harald Sedlacek, ha attraversato da solo l’Atlantico dalle coste spagnole a Palm Beach in Florida con Fipofix.

GOLD OF BENGAL

Gold of Bengal è una piccola barca costruita in fibra di juta, che ha navigato per migliaia di miglia in totale autonomia energetica e di alimentazione, al comando dell’ingegnere francese Corentin de Chatelperron. La barca è costruita interamente in fibra di Juta, senza in grammo di vetroresina e a bordo durante la navigazione c’era una serra tropicale, due polli e un dissalatore a mano.