SCIARE VA BENE MA ATTENZIONE AI LEGAMENTI


La stagione sciistica è già iniziata ed oltre alla bellezza dello sciare e del godersi i panorami bisogna fare attenzione alle articolazioni. Prima di intraprendere l’attività sciistica è buona regola eseguire della preparazione atletica minima in modo da non affrontare gli forzi fisici con una muscolatura inadeguata. I traumi sportivi sono sempre in agguato ed in particolar modo fino ad una ventina di anni fa il ginocchio era la vittima predestinata a causa dell’utilizzo degli sci. Con l’avvento e l’incremento dell’attività dello snowboard un’altra articolazione è stata particolarmente colpita dai traumi da caduta: la spalla.

Nell’utilizzo dello sci le ginocchia lavorano insieme ma indipendenti una dall’altra, e nonostante la tecnologia raggiunta permetta un rapido sgancio dello scarpone dallo sci stesso in caso di caduta o di distorsione, le sollecitazioni che subiscono i legamenti oltre la loro capacità di resistenza spesso conducono ad uno stiramento fino ad una rottura completa degli stessi.
In particolar modo il legamento crociato anteriore (LCA) subisce un danno irreparabile. Il movimento che provoca la rottura può essere anche banale, a partire da una torsione esterna dello sci anche solo in piedi con il ginocchio fermo, a traumi più complessi da caduta in velocità con sollecitazioni ancora maggiori e coinvolgimento di ulteriori strutture come menischi, cartilagini, ed ulteriori legamenti (legamenti collaterali e legamenti alari della rotula).

La sintomatologia dolorosa è acuta ed impedisce anche lo stare in piede e necessita di un soccorso immediato. Il ginocchio viene immobilizzato in tutore o in apparecchio gessato. Normalmente già alla prima visita presso il primo soccorso la diagnosi è precisa.
Il medico potrà prescrivere inizialmente solo un esame radiografico che escludere lesioni fratturative ossee. Il successivo esame di conferma diagnostica sarà l’esame di Risonanza Magnetica da eseguire dopo almeno 20 gg in quanto il versamento può impedire una corretta visualizzazione delle lesioni. Al primo soccorso se il versamento articolare è abbondante e sotto tensione può essere eseguita una artrocentesi (aspirazione di liquido dall’articolazione mediante siringa); il liquido se ematico fornisce un’alta probabilità di lesione legamentosa.
La presenza di eventuali gocce di grasso nel liquido ematico è sintomatico di una lesione cartilaginea.

Il successivo iter terapeutico è quello riabilitativo. Un LCA non ricostruito determina continui cedimenti del ginocchio durante i cambi di direzione o negli spostamenti rapidi. Nei soggetti giovani e/o con esigenze funzionali importanti si può porre indicazione ad intervento di ricostruire il legamento crociato anteriore e trattamento delle lesioni meniscali o cartilaginee. Le tecniche di ricostruzione sono fondamentalmente due: o con tendine rotuleo o con semitendini prelevati dallo stesso ginocchio ed impiantati in artroscopia. La guarigione completa dolo l’intervento si avrà dopo circa 6 mesi

Con l’avvento dello Snowboard le ginocchia lavorano insieme ma vincolate ambedue e quindi protette. Nelle cadute anche banali con le braccia in avanti e poi ruotate e portate all’esterno la spalla viene sollecitata oltre il proprio arco di movimento e si può verificare un cedimento delle strutture legamentose con conseguente sublussazione (perdita temporanea parziale del contatto osseo) o una vera e propria lussazione (perdita completa del contatto tra le ossa). Anche in questo caso il dolore è molto intenso e deve essere eseguita al più presto, da personale competente, una manovra di riduzione della lussazione.
Generalmente appena ridotta la spalla smette di provocare un dolore intenso.

Al primo soccorso verrà eseguito un esame radiografico. Verrà posizionato un tutore per sostenere l’arto superiore. Un ulteriore esame da effettuare è la Risonanza Magnetica.
Quest’ultimo accertamento può essere eseguito anche in acuto, a brevi giorni dal trauma, perché il versamento articolare crea un contrasto naturale e mette più in evidenza le strutture lesionate.
Nei giovani fino ai 40 anni circa le lesioni principali riscontrate sono di tipo legamentoso, oltre questa età, a seconda della intensità del trauma può verificarsi una lesione anche dei tendini della cuffia dei rotatori.
Se il trauma fosse ancora più importante possono verificarsi lesioni gravi da strappamento anche di vasi e nervi. Anche per la spalla, in particolar modo nei soggetti giovani, per evitare che la spalla si rilussi sempre più facilmente, può essere indicato un intervento di ricostruzione in artroscopia (mediante utilizzo di una telecamera) dei legamenti articolari. Nei casi di lesione dei tendini l’intervento è assolutamente indicato ed in tempi brevi. All’intervento seguirà un periodo di immobilizzazione massimo di 4 settimane e successivo programma riabilitativo. La guarigione completa si avrà in 6 mesi ma già dopo il 3° mese dall’intervento sarà possibile svolgere una attività quotidiana normale evitando gli sport di lancio e di contatto. Le innovazioni tecnologiche come l’Artroscopia di spalla o ginocchio, permettono di eseguire interventi mini invasivi con risultati eccellenti, portando ad un rapido ed efficace recupero funzionale dell’articolazione.