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Museo Alessi

Benvenuti nella Fabbrica dei sogni

di Marco Oddino

La missione di Alessi è di tradurre la ricerca della più avanzata qualità culturale, estetica, esecutiva e funzionale nella produzione industriale di serie.
Fondata da Giovanni Alessi nel 1921 a Omegna, sul lago d’Orta, Alessi ha realizzato nella sua storia migliaia di oggetti, molti dei quali divenuti vere e proprie icone del design contemporaneo.
L’universo Alessi conta più di trecento autori provenienti da tutto il mondo e include diverse categorie di prodotto tipiche del “paesaggio” domestico - servizi per la tavola, accessori per la cucina, strumenti per la cottura, piccoli elettrodomestici, complementi d’arredo, illuminazione - ma anche dedicate alla persona.
Una delle sue principali caratteristiche è la capacità di conciliare le esigenze tipiche di un’impresa moderna con l’essere un laboratorio di ricerca nel campo delle Arti Applicate, operando su una linea di confine, in equilibrio tra le espressioni più avanzate della creatività internazionale e i desideri del pubblico.
La pratica di “Fabbrica del design italiano”, a metà strada tra industria e arte (tra l’immensità del possibile creativo e le esigenze del mercato) ha attirato progressivamente su Alessi l’interesse dei musei d’arte applicate e di industrial design di tutto il mondo, e negli anni sono state organizzate molte mostre sulla sua attività. 
Grazie alla continua attività di sperimentazione, Alessi ha prodotto negli anni un insieme vasto e interessante di prototipi che, insieme alla produzione storica e ai numerosi oggetti raccolti per decenni in tutto il mondo, rappresenta uno spaccato prezioso della storia del progetto. 
Da qui la creazione nel 1998 del Museo Alessi - progettato da Alessandro Mendini e curato da Francesca Appiani - nato con lo scopo di archiviare questo prezioso patrimonio storico e arricchirlo costantemente attraverso l’acquisizione di tutti gli oggetti, i disegni, le immagini e i documenti di qualsiasi natura, rilevanti per la storia dell’Alessi e più in generale dell’oggetto d’uso domestico.
Allestito in un immobile all’interno della fabbrica di Crusinallo di Omegna (Verbania), il museo espone così un vasto insieme di prototipi, prodotti non più in catalogo, stampati, documenti grafici e progettuali. Inoltre, stampi, allestimenti d’autore, immagini storiche, libri, riviste e cataloghi.
Il tutto racchiuso in una collezione specializzata di arte applicata e di design del XX secolo, con pezzi ormai rarissimi, che assolve alla funzione di archivio organizzato dell’identità culturale dell’Alessi.
L’istituzione di un Museo Alessi è stata l’evoluzione fisiologica di un processo ventennale di approfondimento di temi e soluzioni. Molte delle pubblicazioni che in quei vent’anni avevano visto la luce lasciavano intuire tale sbocco, non fosse altro che per l’intrinseca, affascinante, ricchezza poetica e artistica di tanti progetti e per la densità del dibattito intellettuale da cui erano scaturiti.
Tuttavia, la nascita del Museo Alessi si è anche inserita in un momento particolare: nel clima più generale di un ripensamento sulla funzione stessa dei musei. Inoltre, ha risposto a un fenomeno spontaneo e curioso che stava avvenendo: tutta l’Alessi, nel suo complesso, stava in fondo assumendo l’immagine/natura/identità di un museo, un tipo di museo del tutto nuovo, di cui il neonato archivio non era che una parte.
L’attività del museo è rivolta sia a rafforzare le attività di metaprogetto e di politica del prodotto (mediante un contributo di conoscenze storiche), sia a relazionarsi in modo più diretto e competente con le strutture museali con le quali Alessi è già da tempo in rapporto. La collezione è infatti un prezioso archivio a disposizione dei curatori di mostre temporanee, interessati a includere nelle loro esposizioni i materiali in esso conservati. Grazie a quest’attività e a quella che coinvolge direttamente il Museo Alessi nella produzione e distribuzione di mostre temporanee, si è infittita la rete di rapporti e collaborazioni con musei di design e arte contemporanea. Per ricordarne alcuni: la Die Neue Sammlung – The International Design Museum di Monaco, il Philadelphia Museum of Art, il 21th Century Museum of Contemporari Art di Kanazawa, il Centre Pompidou di Parigi, il Design Museum di Londra, il Deutsches Architektur Museum di Francoforte, la Fondation Beyeler di Basilea, la Fondation Cartier di Parigi, l’Helsinki Design Museum, il Guggenheim Museum di New York e di Bilbao, il Louisiana Museum di Humlebæk, il MAK di Vienna, il MOMA di New York, MAXXI (Roma), The Montreal Museum of Fine Arts, il Museo de les Artes Decoratives di Barcellona, il Museum of Applied Art di Oslo, il Powerhouse Museum di Sidney, il Victoria & Albert Museum di Londra e il LACMA di Los Angeles.
Tra le mostre direttamente prodotte dal Museo Alessi, ricordiamo “Tea & Coffee Towers” – mostra itinerante che ha toccato, fra gli altri, La Triennale di Milano, il Melbourne Museum, il Groninger Museum di Groningen e il Sir John Soane’s Museum di Londra –, “Oggetti e Progetti. Alessi: storia e futuro di una fabbrica del design italiano” presso la Die Neue Sammlung di Monaco di Baviera, “Alessi: Ethical and Radical” al Philadelphia Art Museum, “ALESSI IN-Possible” nata in collaborazione con il Design Museum Holon e ospitata anche a La Triennale di Milano.

Il museo è visitabile su appuntamento: Museo Alessi - Telefono 0323 868611 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.