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Bike the Nobel

Il 25 aprile un raduno e una trasmissione radio, in diretta da Villa Borghese, per appoggiare la candidatura della bicicletta al Premio Nobel per la Pace.

di Giuliano Giulianini

Nel 1896 moriva a Sanremo Alfred Nobel, chimico, inventore; diede al mondo due contributi: la dinamite (e una discreta serie di nuovi esplosivi) e il premio internazionale che ne perpetua la memoria. Il magnate lo istituì anche per non passare alla storia come capostipite di una serie di inventori di ordigni mortali. Se oggi il Premio Nobel richiama l’eccellenza delle scienze e dell’impegno per la pace, si può dire che l’intento è riuscito. Appena un decennio dopo, i viali di Sanremo non lontano dalla casa dov’era spirato lo svedese, furono percorsi dalle biciclette che partecipavano alla prima Milano-Sanremo, gara poi diventata una classica del ciclismo sportivo. Forse Nobel avrebbe apprezzato, in vecchiaia, quest’invenzione così silenziosa, pulita e pacifica, tanto diversa dagli esplosivi, eppure con effetti potenzialmente altrettanto deflagranti. E’ quanto devono aver pensato i promotori di “Bike the Nobel”, la candidatura della bicicletta al Premio Nobel per la pace. Che la motivazione della candidatura sia proprio questa è scritto sul sito promotore, quello della fortunata trasmissione pomeridiana di Radio2 “Caterpillar”: “La bicicletta è il mezzo di spostamento più democratico a disposizione dell’umanità, non causa guerre, non inquina, fa bene al corpo e alla mente.”
Siamo sicuri che Nobel non avrebbe bisogno di altre parole per consegnare il suo ambito riconoscimento al velocipede.
La campagna #bikethenobel è partita dunque dagli studi milanesi di Radio Rai, ma l’idea ha superato di molto i navigli. La raccolta di firme online, necessaria alla candidatura ufficiale, ha superato presto le tremila persone permettendo ai due simpatici conduttori, Massimo Cirri e Sara Zambotti, di spedire la “ciclista estrema” Paola Giannotti a recapitarla direttamente a Oslo, Henrick Ibsen Gate 51, sede dell’istituto del Premio Nobel per la Pace. Una messaggera e una missiva che, ovviamente non hanno viaggiato in aereo ma su due ruote, in un raid lungo oltre duemila chilometri e durato due settimane, attraverso l’Europa centrale e il Mare del Nord. Il tragitto transfrontaliero è servito anche a raccogliere adesioni e simpatie “europee” intorno alla causa, che ha assunto dimensioni internazionali. Tra le organizzazioni, le associazioni e gli enti sostenitori della candidatura, infatti, accanto a patrocinanti “scontati” come il Comune di Milano o quello di Sassuolo, i promotori possono vantare sponsor altisonanti come la Città di Londra, patria della mobilità pubblica e pioniera di quella ciclabile, nonché luogo d’origine della bici pieghevole più desiderata e trendy tra i ciclisti urbani del terzo millennio. Tra gli aderenti ci sono decine di associazioni di tutto lo stivale: dal Touring Club alla Federazione Italiana Amici della Bicicletta, e ancora musei storici e ciclo club di ogni regione, da Napoli a Venezia, dal Salento a Torino, e persino il Concorso Miss Ciclismo, per coinvolgere anche le classiche “bellezze in bicicletta”.
La febbre da Nobel non ha risparmiato la capitale. Ora che la candidatura è stata presentata, e non resta che attendere ottobre, quando sono annunciati i vincitori dei vari premi Nobel, ai simpatizzanti non resta che organizzare eventi e movimenti di opinione per “orientare” la scelta del Comitato Norvegese del Nobel: cinque persone nominate dal Parlamento di Oslo come volle Alfred Nobel, che pure era svedese e affidò gli altri premi (chimica, fisica, letteratura, medicina ed economia) a giurie di suoi connazionali. Roma appoggerà la causa del pedale ospitando una puntata speciale di Caterpillar, conduttori inclusi, in diretta e dal vivo a Villa Borghese, il prossimo 25 aprile. La cornice è quella della Giornata Mondiale della Terra 2016 che si celebrerà nell’area verde del Galoppatoio presso Porta Pinciana, vicino alla Casa del Cinema: quattro giorni di eventi legati all’ecologia, alla sostenibilità, all’incontro di culture e all’educazione ambientale dal 22 aprile (Earth Day) al 25, la giornata dedicata dagli organizzatori alla mobilità sostenibile. Il palco del Villaggio della Terra, terza edizione della kermesse organizzata da Earth Day Italia, sarà calcato da Massimo Cirri, Sara Zambotti e da numerosi ospiti che testimonieranno dell’importanza della bicicletta nelle loro vite. L’evento è già iniziato sui social network, con un flusso di foto di bici su Twitter e Instagram rappresentato dall’hashtag #bikethenobel. Si è anche cavalcato un trend lanciato mesi fa negli Usa: quello dei vip in bici ma… senza bici, cancellata digitalmente per stuzzicare l’emulazione della rete. La chiamata alla partecipazione è stata quindi intitolata “Looking for… #BikeTheNobel” alludendo sia alla ricerca della bici scomparsa, sia al tentativo di vincere il prestigioso premio. Ovviamente l’appuntamento non è solo virtuale o radiofonico. A Villa Borghese, fin dalla mattina, si attendono raduni di ciclisti di ogni sorta: sportivi, modaioli, bikers estremi o pedalatori della domenica. Eventi e premiazioni accompagneranno la giornata fino alle 17.30, ora d’inizio della trasmissione Caterpillar. Più volte da queste pagine abbiamo auspicato una svolta decisa verso una mobilità ciclabile più organizzata e sicura nella capitale: un Premio Nobel aalla bicicletta avrebbe sicuramente un effetto deflagrante sulle politiche cittadine. Pura dinamite!