Come vivere l’emergenza post Covid

Ne abbiamo parlato con Valter Casenghi del Forum Sport Center

 

1) Dopo aver affrontato brillantemente la prima emergenza, come si prepara il Forum a gestire questa nuova ondata di contagi post estate

 

Il Forum da 24 mesi stava preparando un programma che mette la persona al centro di tutto, basato su un totale coinvolgimento del praticante e sul confronto continuo tra i tecnici, per offrire, oltre che preparazione atletica, anche conoscenza e consapevolezza dell’allenamento che si sta seguendo. Gli operatori sono coinvolti nella stessa maniera e nello stesso tempo. Purtroppo il periodo di emergenza ha stroncato questo progetto costringendoci e rielaborare tutto.  Ora, pur sperando in un periodo che sia per tutti con minori contagi e maggiori possibilità di affrontare i casi, ci siamo organizzati per offrire tanto movimento con modalità che garantiscano distanziamento e tanto lavoro all’aperto. Le persone sono comunque più preparate e più abituate a seguire le nuove regole. 

 

2) I vostri iscritti si sono già abituati a convivere con tutti i protocolli che avete adottato?

 

I nostri iscritti per la maggior parte si sono adeguati e anzi oggi molti ci aiutano a far rispettare le regole, anche nei confronti dei pochi che magari sono più distratti. Poi per ogni attività ci sono caratteristiche diverse, ma per fortuna vediamo che le persone sono disponibili a recepire i nuovi protocolli. 

 

3) Ci sono differenze di precauzioni per i "semplici" iscritti e gli sportivi agonisti?

 

Le precauzioni sono più o meno le stesse, e dipendono anche dalla disciplina. Gli agonisti probabilmente hanno già grande coscienza tecnica, ma i nostri istruttori sono attenti a far rispettare le regole, anche se come dicevo la collaborazione c’è da parte di tutti. Abbiamo grande attenzione anche ai giovani, che sono abituati a fare tante attività di gruppo e che oggi devono continuare a praticare sport modificando qualche modalità di allenamento. Negli spogliatoi abbiamo predisposto gli spazi in modo che ci siano le distanze necessarie e credo che ci siamo riusciti. 

4) Per i bambini delle varie scuole di nuoto e tennis, avete immaginato regole di ingaggio più rigide?

 

Il nostro ruolo è anche quello di fare attenzione a aiutare i bimbi a rispettare le regole, consentendo loro di fare ciò che amano e che gli è mancato nel periodo di chiusura. Applichiamo tutte le indicazioni fissate da Federazioni e Regione Lazio per superare al meglio questo periodo che ha messo tutti a dura prova, con tecnici premurosi ma severi.

 

5) Con la sua esperienza, pensa che un giorno non troppo lontano si potrà tornare a rivivere il Circoli come in passato?

 

Questa è la speranza di tutti, che un vaccino possa farci dimenticare questo periodo e aiutarci a riprendere le nostre care attività, per tornare a vivere anche la socialità come amiamo fare da sempre. Le persone pagano per fare attività sportiva, noi vogliamo offrire inoltre un vero e proprio stile di vita, una condizione di benessere totale che ci meritiamo e che ci fa vivere alla grande.

Vorrei aggiungere che, se è vero che nei momenti di crisi nascono anche delle opportunità, credo che abbiamo imparato tante lezioni, abbiamo visto tanta solidarietà e collaborazione tra gli iscritti. Per esempio nel momento del lockdown l’autoemoteca a Forum ha continuato a ricevere la solidarietà di tante persone per la raccolta di sangue. Forse abbiamo dato peso all’essenza delle cose e meno alle apparenze. 

Abbiamo visto che i gruppi di sport che già esistevano hanno affrontato il problema con grande responsabilità e, appena sono potuti tornare, si sono ritrovati subito a collaborare. 

Un plauso particolare va alla Croce Rossa che ci ha aiutato in tutto questo periodo, e ai medici dello Spallanzani che sono stati in prima linea e disponibili a dare suggerimenti utili. 

Il ministro Spadafora ha fatto in questo ultimo periodo un lavoro molto attento evidenziando con competenza i vari aspetti del mondo dello sport. Oggi vorrei evidenziare che l’augurio che mi faccio è che sia realizzato un tavolo di confronto continuo tra la politica e tutti i centri sportivi perché i temi meritano un approfondimento costante, per riuscire a soddisfare le esigenze del mondo del lavoro, dei fruitori, della formazione dei giovani e di tutti coloro che ruotano in questo mondo, in considerazione anche del valore sociale e per la salute che esso offre.