teatro

MANUELA VILLA E LA SUA ROMA

Di Marina Piazzi

Dal 27 marzo al 14 aprile la voce inconfondibile di Manuela Villa ci accompagnerà nel nuovo spettacolo diretto dal maestro Pierfrancesco Pingitore “ Roma e le Romane” sul palco del Salone Margherita.

Dopo il successo dell’anno scorso con “Roma” Manuela Villa è pronta a tornare in scena con le canzoni, i balli e le tradizioni della città capitolina. Ci saranno canzoni per tutti i gusti che attraverseranno diverse epoche e momenti legati alla città eterna. Sarà un concerto-spettacolo ricco di emozioni.

Parliamo del nuovo spettacolo?

In questo spettacolo raccontiamo Roma attraverso la sua tradizione di canzoni, di balli e di poesie, ma con una differenza rispetto a quello dell’anno scorso!

Cosa ci sarà di diverso ?

La presenza delle donne romane. Nella prima parte dello show saranno raccontate le storie di donne importanti per Roma come Lucrezia, Imperia, Beatrice Cenci e molte altre. Verrà dato spazio al carattere delle donne romane per poi introdurre le canzoni della tradizione capitolina. Sarà una fusione di storia e arte e cercheremo di dare una diversa interpretazione della tradizione romana in un contesto elegante e raffinato.

Interessante.. e poi?

Con me ci sarà un balletto, una band che suonerà rigorosamente dal vivo e dei colleghi che arricchiranno con le loro voci lo spettacolo, ma non posso svelarvi tutto.

Come ti stai preparando a questo nuovo appuntamento teatrale?

Studiando tanto. Perché ogni volta che lavoro con Pingitore ho sempre maggiori responsabilità. E’ un onore lavorare con un uomo che ha diretto tante artiste importanti come, ad esempio, Gabriella Ferri… Capite la responsabilità!! Quindi studio perché devo essere preparata non solo dal punto di vista canoro, ma anche da quello recitativo e interpretativo.

Cosa rappresenta per te Roma e la Romanità?

Roma racchiude la romanità che rappresenta l’appartenenza a questa meravigliosa città ai suoi vicoli, alla sua cultura, alla sua storia. Roma è tutto quello che c’è in questa città che è da conservare e da apprezzare continuamente.

Pur recitando, la musica resta la tua più grande passione è così?

Vi svelo un segreto in realtà è il contrario: io ho, per mia fortuna, il talento della voce quindi ho iniziato a cantare, ma il mio sogno è stato sempre quello del teatro, cioè di riuscire a portate le canzoni in teatro.

Purtroppo nascendo come cantante, per una serie di preconcetti, è stato difficile farmi strada e provare altri aspetti artistici; non è stato semplice far comprendere che ero pronta a cimentarmi in altre parti, ma ora che sono una persona matura sono riuscita in questo intento e finalmente le persone iniziano a vedermi non solo come cantante, ma come un’artista che può spaziare liberamente nei diversi ambiti dello spettacolo.

La tua strada verso il successo è stata dura?

Si ho fatto tanta gavetta, ma la considero un fondamentale passaggio per la formazione di ogni artista, perché ti mette a dura prova, ma ti regala la possibilità di formarti caratterialmente perché magari uno può essere naturalmente predisposto a fare delle cose nel mondo dello spettacolo, ma il duro lavoro ti forgia e ti fornisce la possibilità di superare anche le diverse delusioni che incontrerai lungo questo faticoso cammino che è il lavoro di un artista

Altre passioni?

Adoro dedicarmi alla scrittura, ho scritto due libri e collaboro con un giornale; attraverso la scrittura riesco ad esprimere al meglio i miei pensieri e poi amo dipingere, ma come vedi sono tutte passioni legate al lato artistico, diciamo che ho bisogno di esternare quello che ho dentro.

Cosa c’è nel tuo futuro professionale?

Oltre a “ Roma e le romane” debutterò il 2 marzo in Calabria con una commedia “ L’imbianchino” insieme a Martufello e a Nadia Rinaldi, che poi verrà rappresentato anche a Roma fino a maggio. A breve uscirà un disco di canzoni romane che si intitola “ Roma a modo mio” e poi quest’estate inizierò un tour che avrà per titolo “ Un amore così grande” e poi speriamo di tornare per la prossima stagione al Salone Margherita.

Il tuo rapporto con questo teatro?

E’ un posto unico. Qui ho avuto la fortuna di lavorare con tanti artisti bravissimi come Pippo Franco, Oreste Lionello, Leo Gullotta e tanti altri. Questo spazio è uno di quei posti dove respiri l’arte in tutti i suoi aspetti perché, quando sei su quel palco, senti una grandissima emozione sapendo che qui ci sono passati i più grandi attori del passato. Io ho un enorme rispetto per ogni mattonella che è stata calpestata da questi grandi artisti.

Cosa vorresti arrivasse al pubblico con questo spettacolo?

Spero di suscitare un grande amore verso la tradizione e cultura romana e poi di riuscire a trasmettere una forte emozione, di quelle che ti coinvolgono a tal punto che sei costretto a balzare dalla poltrona. Io cerco sempre di emozionare il mio pubblico. Un’ultima cosa, ma non meno importante, è il messaggio di non dimenticare le canzoni di Roma, ma anzi di promuovere la bellezza di questi pezzi pieni di sentimento e di intensità.

Sei pronta a rappresentare Roma?

Io sono felicemente terrorizzata; ho la paura e l’entusiasmo di una debuttante, anche se accompagnati dall’esperienza di tanti anni di carriera.
Noi siamo una compagnia molto affiatata , poi vicino a me avrò ancora mio fratello, Claudio, che farà la direzione musicale e Pingitore che mi ha aiutato in questi anni a tirare fuori tutte le mie “ espressioni” artistiche. Pensa io fino a qualche tempo fa avevo paura di affrontare Roma, ma ora non più perché io sono figlia di questa città e finalmente riesco a rappresentarla in tutta la sua grandezza e questo spettacolo è per me una dichiarazione d’amore verso la mia città.