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Museo Moto Guzzi

Un’aquila che ci rende orgogliosi nel mondo

di Marco Oddino

Patrimonio storico, tecnico e culturale, il Museo Moto Guzzi raccoglie una ricchissima collezione di oltre 150 pezzi espositivi tra moto di serie, moto sportive, prototipi sperimentali e motori, che si alternano in un percorso temporale a testimonianza della gloriosa storia di un intramontabile mito italiano e mondiale.
Il 15 marzo 1921 viene costituita a Genova, nello studio del notaio Paolo Cassanello in Corso Aurelio Saffi la "Società Anonima Moto Guzzi", avente per oggetto "La fabbricazione e la vendita di motociclette e ogni altra attività attinente o collegata all'industria metalmeccanica". Soci dell'impresa sono Emanuele Vittorio Parodi, noto armatore genovese, il figlio Giorgio e l'amico Carlo Guzzi, suo ex commilitone nella Regia Aviazione insieme all'amico Giovanni Ravelli, aviatore come lo stesso Parodi, deceduto l'11 agosto 1919 durante un volo di collaudo. Alla sua memoria si deve l’introduzione dell’Aquila ad ali spiegate nel logo Moto Guzzi.
Una storia tutta italiana che oggi è possibile conoscere nel Museo Museo Moto Guzzi, situato a Mandello del Lario, sul ramo lecchese del Lago di Como, nel cuore della storica Fabbrica, che ha visto nascere il mito dell’Aquila, che nel 2004 è entrata a far parte del Gruppo Piaggio.
Voluto da Umberto Todero, un tempo disegnatore meccanico del reparto progettazione, il museo occupa il primo e il secondo piano dello stabilimento, in passato rispettivamente magazzino e sede del reparto corse e montaggio motori delle motociclette di serie.
Compiere una visita del museo equivale a ripercorrere ottant’anni di storia di una delle case più rappresentative dell’evoluzione tecnica della motocicletta.
Nel Museo sono esposti pezzi unici come la prima motocicletta costruita da Carlo Guzzi nel 1919, l’unica siglata G.P. (Guzzi-Parodi), accanto ad esemplari fra i più celebrati al mondo come la straordinaria Otto Cilindri 500 del 1957, nata dal genio di Giulio Cesare Carcano. L’area espositiva riservata alle moto di serie è composta da una raccolta di oltre 80 veicoli che, insieme al racconto della storia produttiva dell’Aquila di Mandello, offrono uno spaccato dell’evoluzione sociale ed economica del nostro Paese. E’ il caso della mitica Norge del 1928, la prima gran turismo della storia della motocicletta, progettata da Carlo Guzzi insieme al fratello Giuseppe, delle Guzzi serie Sport e GT degli anni Trenta, dell’Airone, la moto di media cilindrata più diffusa in Italia dal 1939 al 1957, o del Falcone, sogno di tutti i motociclisti degli anni Cinquanta.
Ma Moto Guzzi è entrata nella storia anche per i veicoli che hanno caratterizzato la mobilità degli italiani nel dopoguerra, come la Motoleggera 65 “Guzzino” e il Galletto, o “reinventato” il concetto di moto sportiva alla fine degli anni Sessanta come la V7 Sport con il motore bicilindrico a V di 90°.
Accanto alle moto di serie, si dipana il percorso espositivo dedicato alle moto da corsa che, con le loro imprese, hanno scritto le pagine del mito sportivo della Casa di Mandello del Lario. Fra queste la Guzzi 4V del 1924, la moto con cui Guido Mentasti conquistò il primo titolo europeo sul circuito di Monza; la Bicilindrica 500 del 1946 di Omobono Tenni; la Guzzi 350 “Campione del Mondo” nel 1955; e, per giungere in tempi più recenti, la V7 record, la moto derivata dalla V7 di serie, che stabilì 19 primati di velocità nel giugno e nell’ottobre 1969 all’autodromo di Monza.
Completa l’esposizione museale la sezione "Il Suono della Passione", dove sono proiettati i filmati più interessanti della storia Moto Guzzi.

Orario di apertura Museo
Mandello del Lario (LC)
Dal lunedì al venerdì 15.00 – 16.00.
Nel mese di luglio: apertura dalle 14:30 alle 16:30

TAPPE E MODELLI INDIMENTICABILI

1921: Moto Guzzi Normale
E’ la prima Moto Guzzi prodotta in serie in 2065 esemplari dal 1921 al 1924. La Moto Guzzi Normale introduce uno schema tecnico modernissimo con il suo motore a cilindro orizzontale da 500cc e il telaio a doppia culla.

1928: Moto Guzzi GT 500 Norge
Nata come GT 500, viene ribattezzata Norge in seguito all’epico viaggio che portò Carlo Guzzi in sella a questo modello fino al circolo polare artico. E’ la prima moto di serie dotata di sospensione posteriore.

1939: Moto Guzzi Airone
Con questo modello nasce la moto media: una “quarto di litro” con cambio a quattro marce, che nel 1939 costava 6200 lire, circa la metà di una di una Fiat 508 (Balilla). Furono oltre 27.000 le unità prodotte.

1946: Moto Guzzi 65 (Cardellino)
Simbolo della rinascita post bellica, il Guzzino 65 – ribattezzato “Cardellino” – è un geniale ciclomotore a tre rapporti capace di percorrere 100km con due litri di benzina. E’ la Moto Guzzi di maggior successo: furono oltre 215.000 gli esemplari prodotti.

1950: Moto Guzzi Falcone
Spinta da un infaticabile motore da 500cc, il Falcone ha indossato tutte le “uniformi” – Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Corazzieri – ed è stata prodotta in due varianti, Sport e Turismo.

1950: Moto Guzzi Galletto
Nato per rispondere al successo della Vespa, il Galletto si può considerare il capostipite dello scooter a ruota alta. La sua evoluzione passa attraverso tre cilindrate (160cc, 175cc e 192cc), per oltre 71.000 unità prodotte.

1960: Moto Guzzi Stornello
Antidoto alla crisi della moto generata dal successo dell’auto di massa, lo Stornello è affidabilissimo, economico (costava solo 179.000 lire) e parsimonioso nei consumi (2,3 litri/100Km).

1967: Moto Guzzi V7 700
E’ stata la prima maximoto italiana, grazie al geniale bicilindrico trasversale a V di 90° da 700cc progettato da Giulio Cesare Carcano. Nata per sostituire il Falcone, divenne celebre nella versione 750 Special ed entrò poi nel mito del motociclismo con l’ambitissima versione V7 Sport.

1975: Moto Guzzi 850 Le Mans
Veloce, affidabile e sicura grazie all’ottima tenuta di strada e alla frenata integrale, la Le Mans 850 superava agevolmente i 200 km/h. Prodotta fino al 1988, si è evoluta in quattro versioni fino a raggiungere i 1000cc.

1979: Moto Guzzi V35
E’ la moto che segnerà il corso della produzione Moto Guzzi per tutti gli anni ’80. Fu prodotta anche nelle cilindrate 500 e 650 e declinata nelle apprezzate versioni sportive Imola, Monza e Lario, nelle versioni Custom e nelle enduro NTX.

1987: Moto Guzzi California III
E’ il ritorno della California, dopo la V7 del 1971, con una nuova custom di straordinario successo che diventa rapidamente (e per i successivi vent’anni) il modello di punta della casa di Mandello.

1989: Moto Guzzi Daytona 1000
Frutto di un progetto sviluppato dal newyorkese John Written per le competizioni, la Daytona 1000 è inedita nella ciclistica (telaio discendente) e nel motore a quattro valvole da 100cv.