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IL SALONE MARGHERITA E’ “FEMMINA”.

Femmina è il nuovo spettacolo di Pier Francesco Pingitore che sarà in scena dal 21 novembre al 3 febbraio al Salone Margherita. Un lungo sodalizio unisce l’opera di Pingitore a questo teatro, un gioiello in stile Liberty, già dagli anni 70 e che continua tuttora.

Femmina è il nuovo spettacolo di Pier Francesco Pingitore che sarà in scena dal 21 novembre al 3 febbraio al Salone Margherita. Un lungo sodalizio unisce l’opera di Pingitore a questo teatro, un gioiello in stile Liberty, già dagli anni 70 e che continua tuttora. Sarà uno spettacolo che come ingrediente principale avrà la femminilità.
Un cast numeroso Martufello,Manuela Villa, Mario Zamma, Enzo Piscopo, Vittoria Schisano, Morgana, Raffaella Di Caprio, Manuela Zero, musica dal vivo e il balletto ci faranno compagnia in queste serate d’ autunno e d’ inverno, siamo certi con quella leggerezza e freschezza tipiche degli spettacoli scritti dal maestro Pingitore.
Si passerà una serata diversa ripercorrendo la storia e i grandi avvenimenti della vicenda umana attraverso le figure femminili di ieri e di oggi, ovviamente tutto in chiave ironica con canzoni e balli che riempiranno la sera. Riuscite a immaginare cosa potrebbe accadere quando queste donne saranno tutte insieme sullo stesso palcoscenico?
Il Salone Margherita ha scelto Femmina per salutare il vecchio anno e accogliere il nuovo che arriverà; infatti la sera del 31 dicembre sarà di scena lo spettacolo di Pingitore...un modo diverso, originale e siamo certi molto divertente per affacciarsi al 2019.
Abbiamo avuto la possibilità di fare una chiacchierata molto interessante con il maestro Pingitore, che gentilmente ha risposto a qualche nostra curiosità

Una lunghissima carriera, se non sbaglio 50 anni, dove ha raccontato manie, difetti e particolarità del popolo italiano e dei suoi politici. Mi racconta come è iniziato tutto?
Facevo il giornalista, ero diventato redattore capo della rivista Lo specchio piuttosto giovane, poi insieme ad altri amici decisi di fare il cabaret; queste due professioni erano inconciliabili l’una con l’altra quindi lasciai il mio posto allo Specchio e negli anni 60 fondai il Bagaglino con Mario Castellacci.
Per 7 anni utilizzammo una cantina in via di Panico - vicolo della Campanella, nel cuore dell’antica Roma, poi ci trasferimmo al Salone Margherita;passammo quindi da una cantina a uno dei più bei e prestigiosi teatri di Roma.
Iniziò anche la nostra avventura televisiva, che continuò per molti anni: prima con Gabriella Ferri in “Dove sta Zazà” e “Mazzabubù” con la regia di Antonello Falqui e poi negli anni 80 con il debutto del Bagaglino in Rai con “Biberon”, “Saluti e baci” e “Crem Caramel” con lo storico cast Pippo Franco, Oreste Lionello, Leo Gullotta, Martufello che portò nelle case degli italiani uno spettacolo di satira settimanale e che ebbe fortunatamente subito un grande successo di pubblico, per poi passare sulle reti Mediaset, ma il segreto è stato quello di aver mantenuto il teatro come base. Non abbiamo mai abbandonato la nostra attività teatrale da cui discende quella televisiva.
Il suo rapporto con il Salone Margherita?
Ho un rapporto intimo con il Salone Margherita. Ho svolto gran parte della mia attività e la mia opera in questo meraviglioso teatro e mi lega una profonda stima al gestore e produttore Nevio Schiavone, persona estremamente libera nella sua attività. C’è sempre stato un rapporto basato sull’indipendenza e sul rispetto. Vorrei sottolineare l’opera più che meritoria di Nevio Schiavone per la gestione di un teatro aperto a Roma dodici mesi l’anno...è un’impresa che pochissime persone potrebbero e saprebbero fare..gliene deve essere dato atto.
E quello con le donne?Ricordiamoci che lei è stato pigmalione di molti personaggi famosi e che sicuramente molte prime donne dello spettacolo sono state scoperte e lanciate da lei?
Il mio rapporto con le donne è sempre stato basato sul massimo rispetto reciproco.
Ho cercato di individuare tra le differenti persone che ho incontrato quelle che mi sembravano avere quel qualcosa in più, che potessero ottenere il successo e il favore del pubblico.
Le donne bisogna amarle e comprendere come possano essere valorizzate, quello che possono dare sul palcoscenico; bisogna aiutarle a trovare il modo migliore per offrire il meglio di sé , il miglior modo per far uscire il proprio il talento e il modo di gestirlo.
Non si può parlare di lei senza nominare il Bagaglino, ma lei ultimamente sta scrivendo opere diverse.
Il Bagaglino è il teatro legato all’attualità che prende spunto dalla cronaca mondana, politica e sociale. Sono spettacoli che partendo da queste ispirazioni vengono messi in scena per mesi e che fortunatamente hanno sempre riscosso tanto successo. Io amo la storia e ultimamente ho scritto e messo in scena una triade di spettacoli sulla figura di Mussolini nel momento del suo declino, ormai vinto e sconfitto: un uomo che dopo tanti successi alla fine perde tutto e si ritrova con se stesso.
Siamo alla vigilia della messa in scena del suo nuovo spettacolo Femmina, al Salone Margherita dal 21 novembre fino al 3 febbraio mi può parlare di questo nuovo progetto?
Femmina è uno spettacolo diverso da quelli fatti fino ad ora.
Si parte dall’ipotesi che, per magia, si possano trovare sullo stesso palcoscenico personaggi femminili che sono stati importanti nella storia dell’umanità.
Donne che si possono incontrare valicando le barriere del tempo in un anacronismo totale dando vita a scketch ,battute, balli, canzoni fino al momento in cui si ipotizza che le donne possano prendere il potere in Italia proprio in quanto donne e tutto questo avrà poi una sua conclusione. Potrete vedere sullo stesso palcoscenico donne del passato e del presente Eva, Lucrezia Borgia, Cleopatra, Madame de Pompadur, Maria De Filippi, Melania Trump, Asia Argento..potete immaginare cosa potrebbe accadere?
Sarà uno spettacolo al femminile con donne e uomini che canteranno, balleranno accompagnati da una band che farà musica dal vivo…
I suoi progetti futuri?
E chi lo sa??!!Intanto cerchiamo di fare bene questo di spettacolo e poi vedremo in futuro.
Io affronto un avversario alla volta e ogni spettacolo per me è come un avversario vero e proprio, che devo battere e ridurre alla mia volontà, che è quella di metterlo in scena e avere successo, ma per fare questo devo pensare ad uno spettacolo alla volta.
La sua più grande soddisfazione in questa lunga carriera?
Ogni spettacolo che faccio è un’emozione. Ricordo ancora quando facemmo la prima di uno spettacolo che si chiamava “I Tabù” nella cantina a vicolo delle campanelle, dove facevamo entrare 120-130 persone in un locale che poteva contenerne massimo 60 e ricordo come se fosse oggi la mia emozione nel sentire la prima risata del pubblico ad una nostra battuta e il primo applauso.
Ecco quello è un sentimento che io provo sempre ad ogni nuovo spettacolo. La mia soddisfazione è quella di venire in teatro e sentire le reazioni del pubblico..appena si spengono le luci e parte il primo applauso capisci che tipo di serata sarà.

Abbiamo avuto il piacere di intervistare anche Manuela Villa, artista a tutto tondo, che farà parte del cast Femmina.

Da quanti anni collabora con Pingitore?
Ci conosciamo da molto tempo. Ho debuttato con lui nel 1993 con Saluti e Baci e poi ci siamo ritrovati e abbiamo collaborato nuovamente insieme
E ora Femmina. Mi descrivi questo spettacolo?
La sua particolarità è la rappresentazione della femminilità in ogni sua sfaccettatura. Le donne sono le protagoniste assolute, infatti vedremo sul palco personaggi femminili che hanno rappresentato o che rappresentano qualcosa di unico...e anche la musica esprimerà la femminilità allo stato puro con canzoni cantate da donne o che parlano di loro. Musica rigorosamente dal vivo ci accompagnerà per tutta la serata non ci sarà nulla di registrato.
Tu cosa farai in questo spettacolo?
Ovviamente canterò canzoni, posso annunciarvi che non saranno solo italiane e interpreterò personaggi diversi in varie situazioni...ma non posso dire di più.
Programmi futuri?Sempre legati a Pingitore?
Si stiamo lavorando a un nuovo spettacolo “Roma” insieme a Pingitore dove questa volta i protagonisti assoluti saranno Roma e i canti,i balli e gli stornelli del popolo romano; poi farò una commedia in un altro contesto che posso dirti sarà itinerante.
Ho capito ormai da tempo che il teatro è una forma d’arte grandissima e il cantare e recitare mi rende veramente felice.
Lavorare con Pingitore è sicuramente un onore, ma non mi fa stare tranquilla, anzi mi fa impegnare di più e lui è riuscito a migliorare la mia vocalità dandomi consigli preziosi.

Ora non ci resta che scegliere la sera adatta per andare a vedere questo spettacolo. Siamo sicuri che quando si spegneranno le luci, ci sarà la prima risata e il primo applauso.. il cast continuerà a dare il meglio di sè, Pingitore si emozionerà e noi saremo assolutamente convinti di aver scelto il migliore dei modi per passare la nostra serata.