People

Hoara Borselli

Imprenditrice, sportiva e mamma

Di Fabio Sieni

Buongiorno Hoara, raccontaci: lati positivi e negativi della vita da personaggio pubblico.
In realtà sono molto riservata e amo proteggere il più possibile la mia vita privata distinguendo in modo netto il personaggio dalla persona. I lati positivi dell'essere un personaggio pubblico li trovo soprattutto adesso, essendo stata chiamata come testimonial del progetto "no violence" contro la violenza sulle donne. Quando l'essere popolare può aiutare a promuovere campagne di sensibilizzazione come questa, allora ne trovo il vero senso. Il lato negativo è quello di esserci sempre e comunque anche contro la propria volontà, pure in situazioni di vita quotidiana.
Parlaci della tua vittoria all’edizione del 2005 di Ballando con Le Stelle. E’ passato del tempo, che influenza ha avuto sulla tua vita e sulla tua carriera?
Per me una vittoria personale, contro ogni più lontano pronostico. Fin dal primo momento ho messo anima e corpo in una disciplina che per me fino a quel momento era sconosciuta, ma il mio carattere mi porta sempre a chiedere il massimo da me stessa per raggiungere gli obiettivi che mi pongo. Ballavo giorno e notte, e quando finivo con le gambe continuavo con la mente. La cosa che mi ha aiutata a riuscire così bene è stata scoprire la passione per il ballo. La vera passione fa raggiungere gli obiettivi più impensati.
Dopo il programma sono stata chiamata a ricoprire ruoli sia in programmi di prima serata che fiction, dove il ballo mi ha sempre vista protagonista. Ho anche interpretato Stephany Mangano a teatro nel musical" la febbre del sabato sera" che ha toccato tutti i più grandi e prestigiosi teatri italiani.
Il tuo rapporto con lo sport. Come vive lo sport Hoara Borselli?
Il mio rapporto con lo sport nasce da quando ero bambina. Sono stata buttata in piscina appena nata e così ha avuto origine la passione per il nuoto. Pratico sport da sempre, di ogni tipo e ogni genere. Da due anni mi sono avvicinata al paddle e mi piace sperimentare le novità che il circolo Due Ponti offre continuamente. Sono una socia affezionata da anni e sto educando anche i miei figli allo sport fin da piccoli. Non potrei immaginare una vita sedentaria, non lo faccio solo per la cura del corpo ma per un bisogno personale. Quando faccio sport sto bene.
Distinguersi senza ostentare: parlaci di Hdoll.
Da sempre uno dei miei progetti era quello dell'imprenditoria, ovvero realizzare da zero un qualcosa e immetterlo nel mercato. E’ nata così l'idea di pensare e registrare il marchio Hdoll: si tratta di t-shirt particolari, disegnate a mano da due giovani stiliste italiane e decorate artigianalmente. Un progetto che sta prendendo piede e che si sta imponendo sul territorio nazionale, abbiamo sempre più punti vendita in Italia. Ho fondato il marchio insieme ad una mia carissima amica, Manuela, anche lei come me affezionata socia del Due Ponti.
Progetti futuri?
Come accennato all'inizio sono stata rivestita istituzionalmente al ruolo di testimonial per il progetto "no violence" che mi vedrà protagonista in campagne e spot di sensibilizzazione sul tema purtroppo attualissimo della violenza sulle donne. Un progetto cui tengo moltissimo e di cui sono fiera di poter essere protagonista visto che io stessa ho subito stalking in passato e so cosa possa significare essere bersaglio di una violenza che non è solo fisica. Oltre a questo ho da poco avuto una proposta interessante nell'ambito televisivo che sto definendo e che mi vedrà a breve impegnata. Sarà un anno importante... lavoro, ruolo di mamma e sport!!!!!!