10 cose che non sai di Carlo Verdone

di Elena Oddino

Buon compleanno a Carlo Verdone che il 17 novembre compie 70 anni. Molto più che un bravo attore, regista, sceneggiatore e comico, quasi un’ istituzione nel panorama cinematografico italiano. E per i romani ancora di più. Tutti conoscono a memoria le battute e i tic dei suoi personaggi. Molti dei suoi film sono dei veri cult, da “Bianco, rosso e Verdone” a “Borotalco”, “Acqua e sapone”, “Viaggi di nozze”. E i tormentoni dei suoi protagonisti sono impressi nella mente di tutti e ancora ci fanno ridere. Da Furio e Magda, “Tu mi ami? Lo vedi che è reciproco?”, a Ivano e Jessica del “famolo strano”, o Mimmo con l’inseparabile nonna (Sora Lella) che deve portare a Roma “e ristendije le gambe, aricoprije le gambe…io jee tajerei ste gambe!”. Carlo Verdone con la sua comicità ha conquistato pubblico di ogni età. Eppure forse non sapete ancora tutto di lui. Ecco 10 cose che certamente vi sono sfuggite.

1 - Figlio d’arte – Verdone nasce a Roma da Rossana Schiavina e Mario Verdone, celebre storico del cinema, docente universitario, studioso delle avanguardie storiche, e a lungo dirigente del Centro Sperimentale di Cinematografia. Grazie al papà, amico di personaggi famosi della cultura dell’epoca, come Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini, Franco Zeffirelli, Roberto Rossellini e Vittorio De Sica, Carlo si avvicina al mondo del cinema sin da piccolo. E dopo il diploma al Liceo Classico,  si laurea con 110 e lode in Lettere Moderne. All ’esame di Storia del cinema però trova a giudicarlo suo padre, che lo boccia e glielo fa ripetere. Del padre, a cui era molto legato, Carlo ricorda: “Era un papà eccezionale. La domenica smetteva di essere il grande professore, veniva con me e mio fratello Luca a giocare a pallone sotto il sole. E poi c'erano i giorni in cui ci portava nelle gallerie d'arte e ci spiegava il perché del cubismo o del futurismo”

2 - Gli inizi – Il primo cortometraggio, titolo ''Poesia solare'', Carlo lo gira nel 1971 con una videocamera vendutagli da Isabella Rossellini per 70.000 lire,  che servivano alla figlia del celebre regista per pagare una salata bolletta. Nel 1972 Carlo si iscrive al Centro Sperimentale di Cinematografia, e nel 1974, si diploma in regia cinematografica, con la presidenza di Roberto Rossellini.  In quel periodo inizia un'esperienza di animatore - burattinaio presso l’Opera dei Burattini di Maria Signorelli. 

3 - Film – L’ incontro fondamentale per la sua carriera fu quello con Sergio Leone, da cui nacque il primo film di successo ''Un Sacco Bello', nel 1980, e poi “Bianco,  Rosso e Verdone” e “Borotalco”, diventati dei cult. Da allora non si contano le pellicole scritte, dirette e interpretate da Carlo, e tutte destinate a premi e successi. Da “Maledetto il giorno che t'ho incontrato”, “Perdiamoci di vista” (1994), “Viaggi di nozze”, (1995), fino ai recenti “Benedetta follia” (2018) e “Si vive una volta sola”(2020).

4 - Carattere – Ha detto Verdone di sé: “Sono stato un figlio fortunato, con due grandi genitori. Ho avuto una madre molto emotiva e intelligente che mi ha trasmesso il gusto dell'ironia e dell'osservazione. Mio padre, invece, mi ha insegnato il rigore e mi ha fatto viaggiare molto. Da parte mia, ho sempre dimostrato di avere una vena artistica e sono stato anche un ragazzo molto malinconico. Per un lungo periodo sono andato a rifugiarmi sul terrazzo condominiale per fumare di nascosto e guardare il tramonto in silenzio”. Un’indole che però con la matutirà è cambiata. “Oggi sono diventato più saggio nei giudizi, mi metto spesso in discussione, sono più paziente con il prossimo, più prodigo di consigli verso i miei figli e gli amici cari, più attento ad ascoltare le opinioni degli altri. No,non dico  affatto che sto raggiungendo una splendida serenità,  perché sarei un bugiardo!”.

5 – Verdone e le sue attrici - Una cosa piacerebbe al regista che si dicesse di lui. Che dalla fine degli anni 70 ad oggi è stato quello che più di ogni altro ha amato ed esaltato le sue attrici. Ed in effetti di protagoniste donne Carlo, al suo fianco, ne ha avute tante, brave e sexy. E per ognuna di loro ha avuto un pensiero. Di Eleonora Giorgi, con lui in “Borotalco” e “Compagni di Scuola” Verdone dice: “E’ solare, positiva, spiritosa”. Di Ornella Muti, (“Io e Mia Sorella”), confessa: “E’ da proteggere, coccolare, ma ha una forza sul lavoro impressionante”. Nancy Brilli (“Compagni di Scuola”) la descrive affascinante ma anche malinconica. Laura Chiatti (“Io, Loro e Lara”), è “un ciclone di entusiasmo, solarità, sincerità. E ha il più bel primo piano del cinema Italiano”. Micaela Ramazzotti (“Posti In Piedi in Paradiso”) “è sexy, intensa e sa prendersi molto in giro”. Asia Argento (“Perdiamoci di Vista”) “è l’attrice più disciplinata mai avuta, adorabile e divertente nella sua follia creativa”. Quanto a Claudia Gerini (“Viaggi di Nozze”, “Sono Pazzo di Iris Blond”, “Grande,Grosso e Verdone”), Carlo la vede come la sua anima gemella! Dice di lei: “Abbiamo la stessa ironia, lo stesso sguardo sui tic, gli stessi gusti. E’ l’unica attrice con cui riesco ad improvvisare senza copione”.

6 - La famiglia - Carlo si è sposato nel 1980 con Gianna Scarpelli, dalla cui ha avuto due figli. Giulia, nata nel 1986, e Paolo, nel 1987. Giulia per un periodo ha seguito le orme del papà dietro la macchina da presa, Paolo invece ha scelto la carriera diplomatica. Verdone è anche cognato di Christian De Sica, che ha sposato sua sorella Silvia. Silvia e Christian si sono conosciuti proprio grazie a Carlo che era compagno di banco di De Sica al collegio Nazareno di Roma. Il matrimonio di Verdone dopo 16 anni si è concluso con la separazione da Gianna Scarpelli nel 1996 ma i due non hanno mai divorziato. Dice il regista: “Più passa il tempo e più sento che la famiglia è importante e lo dico io che sono separato, anche se ho un ottimo rapporto con mia moglie Gianna”. 

7 - Medico mancato -  Ha confessato Verdone:  “Volevo diventare un bravo medico ma mi facevano troppa ansia le foto sui libri di anatomia. Mi resi conto di essere una persona troppo  impressionabile e lasciai perdere l’idea di indossare il camice bianco”. La passione per la medicina però non l’ha persa, per lui è un hobby, che affronta seriamente, tanto che la sua competenza lo rende ricercato dagli amici che lo chiamano per chiedergli consigli. “Sto ore al telefono con gli amici, mi raccontano i loro acciacchi e io prescrivo le cure”. Il suo regno è la farmacia, dove ogni tanto va, da amici, per distrarsi, perchè lo esalta dare una mano e un parere. Carlo continua a studiare per conto suo, consulta gli atti dei convegni a cui partecipano i suoi amici medici, tanto che  nel 2007 l'Università Federico II di Napoli gli ha conferito la Laurea Honoris Causa in Medicina. Anche lui ha i suoi acciacchi e gira con un sacchetto di medicinali quando viaggia, con le  pillole per la pressione, i betabloccanti per la sera, gli antibiotici contro la diverticolite, le supposte di glicerina ed un leggero ansiolitico.–

8 - Musica – Verdone è un patito del rock e della musica in generale. Le sue icone sono I Beatles, gli  Who, Led Zeppelin, Jimi Hendrix, Bob Dylan. Il brano preferito è “A day in the life”. Ma nella sua collezione  rock, non mancano Lou Reed, David Bowie, Pink Floyd, Roger Waters e Santana. Nel Jazz ama Oliver Nelson, mentre il chitarrista attuale preferito è Joe Bonamassa. 

9 – Lui e Alberto Sordi –Da bambino Carlo sentiva molto parlare di lui in casa e lo vedeva pure spesso perchè Sordi viveva di fronte alla finestra della sua camera da letto. Con lui Carlo ha girato “In viaggio con papà” nell’82 e qualcuno lo ha indicato come l’erede del mitico Albertone. Ma Carlo dice: “L'esempio che mi ha lasciato nell'affrontare questa professione così ardua e faticosa è stato immenso. Ma Sordi non ha eredi”.  

10 - Gusti, Vizi, virtù – La stagione preferita di Verdone? L'autunno. Il colore, il verde scuro. Il suo  regista del cuore è Fellini, l’attore, Orson Welles, l’attrice Anna Magnani. L’ auto del cuore è la Lotus, i calciatori Messi e Ronaldo. Sogna di fare un viaggio in Islanda, dorme 6 a notte e il dolce preferito è la Crostata di albicocche. Ma non ditegli che è un ipocondriaco, non lo ammetterà mai.