LA PROPRIETà è OBSOLETA, IL NOLEGGIO E LO SHARING AVANZANO. I NUMERI DEL SETTORE

Sempre più sostenuta, in Italia, la transizione verso le nuove forme di utilizzo temporaneo dei veicoli. Cresce il numero di privati del noleggio e si rafforza il car sharing

Di Ludovica Urbani

La transizione dalla proprietà all’utilizzo dei veicoli non conosce sosta: la conferma arriva dalla 18° edizione del Rapporto Aniasa che, anno dopo anno, si occupa di fornire i numeri aggiornati del comparto.

Oggi oltre 1 milione di italiani scelgono la smart mobility, che si tratti di noleggio o car sharing. Ogni giorno, più di 900.000 persone utilizzano i servizi del noleggio a lungo termine (Nlt) per ragioni di lavoro o turismo, 130.000 quelli del Rac e 33.000 gli utenti del car sharing. Ben 77.000 aziende e 2.900 pubbliche amministrazioni si affidano ai servizi di Nlt, 5,3 milioni i contratti di breve termine e 12 milioni i noleggi di car sharing stipulati nel 2018: segno evidente che queste formule sono entrate a far parte a pieno titolo degli stili di vita degli italiani. Senza contare il numero crescente di privati conquistati dai vantaggi della formula del noleggio a lungo termine, che hanno definitivamente scelto di rinunciare all’acquisto dell’auto: dai 25.000 contratti del 2017 si è passati ai 40.000 di fine 2018 e si prevede di superare quota 50.000 nell’anno in corso.

Dopo il boom del primo semestre 2018, dallo scorso autunno il noleggio ha ridotto la velocità della sua corsa archiviando comunque un nuovo primato, all’interno di un mercato auto in calo del 3,3%. Un’auto su quattro continua a essere immatricolata al noleggio che, rappresentando l’11,1% del Pil e il 16,6% del gettito fiscale, costituisce un vero e proprio pilastro del settore automotive.
“I dati testimoniano l’inarrestabile evoluzione della mobilità italiana con il graduale passaggio dalla proprietà all’uso dei veicoli – dichiara Massimiliano Archiapatti, presidente Aniasa – anche se il clima di incertezza economica e il quadro politico degli ultimi mesi stanno rallentando questa spinta innovativa”.

Alimentazioni alternative – Nonostante i numerosi divieti rivolti anche alle vetture diesel di ultima generazione, lo scorso anno il noleggio nel suo complesso ha immatricolato per il 70% veicoli a gasolio. Trend in maggiore flessione per le vetture a benzina, mentre si rivelano in forte crescita le alimentazioni alternative che, complessivamente, hanno raddoppiato la quota rispetto al 2017 (33.000 unità).
Spicca per percentuali il boom dell’elettrico a noleggio con 2.800 nuove vetture e un aumento del 150% in un anno, ma i numeri sono ancora molto bassi: solo 13.000 unità sono a zero emissioni su un parco circolante di 38 milioni di veicoli.

Noleggio a breve termine – Lo scorso anno ha segnato un nuovo record di settore per il Rent-a-car, cresciuto sia dal punto di vista del giro d’affari sia dei volumi.
Le società di noleggio hanno gestito oltre 5,3 milioni di noleggi (+3,2% sul 2017) per un totale di 36 milioni di giorni di noleggio (+4,7%). In ulteriore contrazione i prezzi medi del noleggio, pari a 33,8 euro al giorno.

Noleggio a lungo termine – Il 2018 è stato il quinto anno consecutivo di crescita per il Nlt. Dal 2015 a oggi il numero dei veicoli gestiti è passato da 600.000 a oltre 900.000. La riduzione del prezzo del servizio ha permesso agli operatori del settore di avvicinarsi sempre più ai privati, rendendo il noleggio più competitivo rispetto alle tradizionali formule di acquisizione dei veicoli. La flotta media gestita è aumentata del 16%, mentre il fatturato stimato ha registrato un incremento del 12% in presenza di una contrazione del canone medio mensile di oltre il 3%. Car sharing – Ulteriore crescita e consolidamento anche per il vehicle sharing: il numero di iscritti è in crescita, ormai prossimo a quota 1 milione e 800mila. A fronte di una flotta stabile a 6.600 unità, il numero di noleggi è salito di circa il 27% rispetto al 2017, sfiorando quasi i 12 milioni di contratti. Milano e Roma si confermano regine dell’auto condivisa, con 9,5 milioni di noleggi (oltre l’80% del totale).