Motori

L'UE sentenzia: le auto elettriche inquinano meno

L'Agenzia Europea per l'Ambiente contraddice chi sostiene che la fabbricazione e lo smaltimento delle batterie renderebbe le auto elettriche, nel complesso del ciclo di vita, più dannose per l'ecosistema.

di Giuliano Giulianini

“Le auto elettriche sono la scelta migliore per la qualità del clima e dell'aria”.
Questa affermazione dell'Agenzia Europea dell'Ambiente (EEA) può apparire lapalissiana in una discussione che confronti l'inquinamento prodotto da un'automobile elettrica e da una che funziona con combustibili fossili. Sembra ovvio che un veicolo dal cui scappamento escono rumori, odori, gas e particelle più o meno dannosi per la salute e per l'atmosfera, sia meno ecologico di uno che lo scappamento nemmeno lo ha, perché il motore gira grazie all’elettromagnetismo.

Chi contesta un repentino passaggio alle auto elettriche non nega certo che inquinino meno, una volta in strada; piuttosto si concentra sulla fabbricazione delle stesse auto elettriche che, come per ogni prodotto industriale, necessita di energia e materie prime e, dunque, produce inquinamento. Inoltre, per la fabbricazione di auto elettriche, in particolare per le batterie, occorrono minerali più o meno rari e inquinanti, la cui estrazione dal sottosuolo costa moltissimo in termini ambientali: deforestazioni, scavi, smaltimento dei rifiuti, trasporto ecc. Le materie prime necessarie alle auto elettriche, più “critiche” in questo senso sono: grafite, cobalto, nickel, manganese, neodimio, praseodimio e disprosio. Finora quindi la domanda pendente era la seguente: considerando il ciclo di vita completo, dalle materie prime alla fabbricazione, dalla vendita all'uso dell'auto, fino alla rottamazione, inquina di più un'auto tradizionale o una elettrica?
Qui arriva il report appena pubblicato dall'EEA: “I veicoli elettrici dalla prospettiva del ciclo di vita e dell'economia circolare”, che assesta un duro colpo ai detrattori delle auto elettriche con queste parole: “Già adesso, nel suo intero ciclo di vita, un'auto elettrica media in Europa produce meno gas serra e inquinanti atmosferici di una corrispettiva auto a benzina o diesel”. Quanto meno? Dal 17 al 30%. Molto importante è quel “già adesso”: una delle ragioni addotte da chi auspica un passaggio molto graduale dai motori inquinanti a quelli a zero emissioni, è il fatto che l'elettricità che alimenta le batterie degli Electic Vehicles viene comunque prodotta con un “energy mix” di fonti fossili (petrolio, gas naturale, carbone) e pulite (eolico, solare ecc.).
Solo quando queste ultime saranno preponderanti, sostengono i difensori dei motori tradizionali, quelli elettrici si potranno adottare senza remore; cioè senza spostare l'inquinamento da un posto, la città, a un altro: la centrale elettrica.

Quel “already now” del rapporto EEA risponde proprio a questo argomento: pur ammettendo che la fabbricazione delle auto elettriche ha un impatto maggiore sull'ambiente, afferma che questo è più che compensato dai benefici successivi alla vendita ai privati, in termini di azzeramento delle emissioni, durata del motore, eliminazione di altri inquinanti come gli oli lubrificanti, i refrigeranti, le parti in movimento, ecc.
Inoltre l'EEA stima che il ciclo di vita delle auto elettriche arriverà nel 2050 ad essere meno inquinante del 73% rispetto alle attuali auto a motore endotermico, per effetto della progressiva sostituzione, già in atto, di fonti di energia fossili con le rinnovabili per la produzione di elettricità. Quando poi saranno applicati in pieno anche i dettami dell'economia circolare sul riciclo dei materiali di fabbricazione, e quelli della mobilità condivisa, che toglie veicoli dalle strade, i benefici del passaggio alla mobilità elettrica saranno ancora maggiori.