Campo Testaccio torna ai cittadini romani
Campo Testaccio torna ai cittadini romani e rinasce nel nome di Dino Viola, storico Presidente dell’As Roma degli anni 80. È una pagina bellissima per il quartiere, ma immagino anche per tutti i cittadini romani e per gli appassionati di sport. Come Regione Lazio non potevamo far mancare il nostro contributo: finanzieremo i lavori investendo circa un milione di euro e sostenendo il mutuo ottenuto dall’Istituto per il credito sportivo. I lavori avranno tempi certi: terminata la fase progettuale, già per la fine dell’anno contiamo di far iniziare l’opera così che lo storico stadio potrà essere calcato dai giovani calciatori e dagli studenti dei quartieri limitrofi. Non nascondo il mio grande orgoglio per questo straordinario risultato.
Del resto, Campo Testaccio fonde romanità e romanismo generando un sentimento davvero speciale. Uno stadio unico come ci hanno raccontato nel tempo gli appassionati che lo hanno visto traboccare di entusiasmo negli anni 30 e chi, ancora oggi, pur avendone sentito solamente, parlare si documenta attraverso video su YouTube o grazie agli archivi dei nonni. Abbiamo pensato anche ad una funzione anche sociale di questo meraviglioso progetto: grazie all’Accordo con il Municipio I e l’ASP Asilo Savoia, una realtà che ha già salvato dalla criminalità il Montespaccato approvato questo anno in Serie D, la gestione di questo impianto sarà affidata proprio all’Asilo Savoia. Un passaggio simbolico ma significativo: si giocherà un calcio inclusivo che appassiona grazie alla sua dimensione popolare, per restituire lo stadio storico della Capitale alla comunità e alle associazioni del territorio. Allora sì che torneremo a cantare: “Campo Testaccio c’ha tanta gloria, nessuna squadra ce passerà”. Buon calcio a tutti.